L’immagine della colomba bianca con un ramoscello d’ulivo tra il becco è ormai diventata una delle icone più forti legate alla Pasqua. Ma non nasce a caso. Viene da molto lontano. Ha radici che affondano nella Bibbia, più precisamente nel libro della Genesi, quello che racconta di Noè, dell’arca e del diluvio. Quando le acque cominciarono a ritirarsi, fu proprio una colomba a tornare all’arca con un ramo d’ulivo nel becco. Un segno chiarissimo: la tempesta è finita, la pace è tornata.

Da quel momento, la colomba non è stata più solo un animale qualunque. È diventata un simbolo potente: rappresenta la fine del caos, il ritorno dell’armonia, la possibilità di ricominciare. Ma anche la dolcezza, la purezza, l’assenza di violenza. Non è aggressiva, non fa rumore. È silenziosa, quasi timida. Ma dice tanto.

Il suo significato si è poi ampliato con i secoli. Nei Vangeli, per esempio, durante il battesimo di Gesù, lo Spirito Santo scende su di lui proprio sotto forma di colomba. Non un’aquila, non un fuoco, ma qualcosa di gentile e pacifico. Questo passaggio ha reso la colomba un segno visibile del divino, presente in moltissime raffigurazioni cristiane, specie in quelle antiche, nei codici miniati del V e VI secolo.

Non è un caso che la Pasqua, festa della resurrezione e della vita nuova, abbia adottato la colomba come uno dei suoi simboli principali. In un momento che parla di speranza, luce e rinascita, non serve urlare: basta un’immagine leggera, bianca, con un ramo d’ulivo tra il becco. È tutto lì.

Ma attenzione: non è solo nel cristianesimo occidentale che troviamo simboli forti legati alla Pasqua. Anche nella tradizione ortodossa, ci sono immagini potenti. La più significativa è la candela accesa, tenuta durante la lunga veglia della notte di Pasqua. La luce della candela rappresenta Cristo risorto che spezza il buio della morte. È un gesto semplice ma pieno di senso.

Un altro simbolo molto presente è quello delle uova rosse. Il colore rosso richiama il sangue di Cristo, mentre l’uovo stesso è emblema di nascita e vita. In Grecia e in altre aree ortodosse, si gioca anche al "tsougrisma": ognuno tiene in mano un uovo e prova a rompere quello dell’altro. Chi resta con l’uovo intatto "vince". È un gioco, ma ha un messaggio forte: la vita vince sulla morte.

La colomba resta comunque una delle immagini più universali. Forse perché è semplice. Forse perché è silenziosa. Ma dice tutto, senza bisogno di spiegazioni. Come solo i simboli veri riescono a fare.