Lettura online dei principali Quotidiani nazionali
Servizio gratuito per consultare online i principali quotidiani generici e tematici
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La storia dei quotidiani, il processo di creazione e stampa
L'origine dei quotidiani è antica e risale addirittura all’antica Roma, dove giornalmente si pubblicava il giornale gratuito "Acta Diurna populi Romani", ovvero un resoconto degli eventi pubblici degni di nota, che conteneva anche una raccolta di atti e disposizioni governative. A differenza dei giorni nostri però non esistevano le edicole fisiche e tantomeno virtuali, e gli ”Acta” venivano affissi in bacheche pubbliche per essere portati gratuitamente alla conoscenza dei cittadini.
Le prime tracce di un giornale venduto singolarmente senza essere affisso, si hanno a Venezia nel 1563. Per incarico del governo della serenissima, tutti i mesi si pubblicava infatti un foglio d'informazione, contenente notizie vari e aggiornamenti sulle guerre che la Venezia conduceva nel Mediterraneo. Come anticipato, il giornale veniva venduto anche venduto al prezzo di due soldi (ovvero due “gaxeta”). Proprio il prezzo del quotidiano diede il nome a pubblicazioni similari nel resto d'Italia, ovvero “gazzetta”, diffondendosi successivamente in tutta Europa con il medesimo nome.
Per trovare forme di quotidiani simili a quelli attuali, per forma e tipologia di contenuti, si deve attendere il 1660. In tale anno a Lipsia (Germania), il periodico settimanale “Einkommende Zeitungen” passò alle uscite quotidiane, esso era costituito da notizie di cronaca con innesti di economia e politica ed era letto principalmente dalle classi medio-alte.
In Italia il primo vero quotidiano nasce a fine 800, grazie alla “Gazzetta di Mantova”, antica rivista mensile nata originariamente nel 1664 che iniziò le pubblicazioni giornaliere a partire dal 1866. Un anno dopo, a Torino nasce il primo quotidiano italiano a tiratura nazionale, la “Gazzetta Piemontese” ideata da Vittorio Bersezio, giornalista e giudice di tendenze liberali, che nel 1894 cambiò nome in “La Stampa”.
Verso i primi del 900, grazie all'aumento dell'alfabetizzazione e all'industrializzazione, si ebbe un aumento della diffusione dei giornali quotidiani a livello mondiale.
Con l’inizio del XXI secolo, grazie all’avvento di internet, i quotidiani si affacciano sul web proponendo online soluzioni di lettura ridotta dei propri contenuti (spesso in forma gratuita) offrendo online anche la possibilità di consultazione completa e approfondita dei loro contenuti dietro il pagamento di un abbonamento.
Su internet le notizie online, vengono spesso indicizzate dai cosiddetti aggregatori come “Google News”, essi consentono di ricercare e raffrontare online migliaia di articoli in riferimento a singoli personaggi, eventi o tipologie di contenuti (sport, economia, politica etc..) consentendoci anche di restare aggiornati sulle notizie di interesse.
Le prime tracce di un giornale venduto singolarmente senza essere affisso, si hanno a Venezia nel 1563. Per incarico del governo della serenissima, tutti i mesi si pubblicava infatti un foglio d'informazione, contenente notizie vari e aggiornamenti sulle guerre che la Venezia conduceva nel Mediterraneo. Come anticipato, il giornale veniva venduto anche venduto al prezzo di due soldi (ovvero due “gaxeta”). Proprio il prezzo del quotidiano diede il nome a pubblicazioni similari nel resto d'Italia, ovvero “gazzetta”, diffondendosi successivamente in tutta Europa con il medesimo nome.
Per trovare forme di quotidiani simili a quelli attuali, per forma e tipologia di contenuti, si deve attendere il 1660. In tale anno a Lipsia (Germania), il periodico settimanale “Einkommende Zeitungen” passò alle uscite quotidiane, esso era costituito da notizie di cronaca con innesti di economia e politica ed era letto principalmente dalle classi medio-alte.
In Italia il primo vero quotidiano nasce a fine 800, grazie alla “Gazzetta di Mantova”, antica rivista mensile nata originariamente nel 1664 che iniziò le pubblicazioni giornaliere a partire dal 1866. Un anno dopo, a Torino nasce il primo quotidiano italiano a tiratura nazionale, la “Gazzetta Piemontese” ideata da Vittorio Bersezio, giornalista e giudice di tendenze liberali, che nel 1894 cambiò nome in “La Stampa”.
Verso i primi del 900, grazie all'aumento dell'alfabetizzazione e all'industrializzazione, si ebbe un aumento della diffusione dei giornali quotidiani a livello mondiale.
Con l’inizio del XXI secolo, grazie all’avvento di internet, i quotidiani si affacciano sul web proponendo online soluzioni di lettura ridotta dei propri contenuti (spesso in forma gratuita) offrendo online anche la possibilità di consultazione completa e approfondita dei loro contenuti dietro il pagamento di un abbonamento.
Su internet le notizie online, vengono spesso indicizzate dai cosiddetti aggregatori come “Google News”, essi consentono di ricercare e raffrontare online migliaia di articoli in riferimento a singoli personaggi, eventi o tipologie di contenuti (sport, economia, politica etc..) consentendoci anche di restare aggiornati sulle notizie di interesse.
Come si realizza e stampa un quotidiano?
La stampa di un giornale è possibile grazie a tante persone che lavorano insieme. Al centro c’è la redazione, guidata dal direttore responsabile, che ha il compito di controllare tutto e risponde di ciò che viene pubblicato, anche a livello legale. La redazione è divisa in squadre di giornalisti, ognuna dedicata a temi come politica, cronaca, sport, economia e così via. Poi ci sono altre figure che supportano il lavoro: la segretaria di redazione, chi gestisce l’archivio, i pubblicitari, e ovviamente la tipografia.
Anche se molti oggi leggono i quotidiani online, la stampa su carta rimane importante. È un processo complicato. Quando i giornalisti e i grafici finiscono le pagine, creano dei file che vanno in tipografia. Qui, gli addetti preparano le rotative e iniziano a stampare solo quando il direttore dà l’ok.
Per fare arrivare i giornali ovunque, anche all’estero, usano la teletrasmissione, così più tipografie stampano contemporaneamente. I quotidiani viaggiano su camion e arrivano alle edicole. In città, un distributore si occupa di smistare tutto, preparare i pacchi e consegnarli nelle edicole prima delle 6 del mattino, pronti per essere letti.
Perché i quotidiani cartacei sono ancora così diffusi?
Nonostante internet, i quotidiani cartacei sono ancora amati. Alcune persone preferiscono sfogliare un giornale al mattino, sedute con calma, lontano dallo schermo del cellulare o del computer. C'è una soddisfazione tattile nel tenere la carta in mano. Il futuro dei quotidiani sembra essere sempre più digitale. Le versioni online offrono notizie in tempo reale, spesso accompagnate da video e altri contenuti che permettono di interagire e commentare. Tuttavia, la carta potrebbe non scomparire completamente, rimanendo un prodotto di nicchia.
I quotidiani influenzano ancora l'opinione pubblica?
I quotidiani hanno ancora un ruolo importante nel formare opinioni. Anche se molte persone usano i social per informarsi, i giornali rimangono una fonte autorevole, soprattutto quando si tratta di analisi e editoriali.
I giovani leggono ancora i quotidiani?
La maggior parte dei giovani si informa online, ma alcuni leggono ancora i quotidiani, soprattutto nelle edizioni digitali. Le edizioni cartacee sono meno popolari tra i giovani, ma non sono del tutto sparite.