Alessandro Volta: Fisico
Nascita: Como (Lombardia) il 18/02/1745,
data morte il 05/03/1827Lic.foto: Pubblico dominio
Si forma presso la scuola gesuita dove dal 1758 studia filosofia, retorica e letteratura. Nonostante le aspettative familiari viene incoraggiato agli studi scientifici dal presbitero Giulio Cesare Gattoni che gli offre il suo laboratorio di scienze naturali. Nel 1769 e 1771 pubblica alcuni articoli in risposta al fisico Giovanni Battista Beccaria in materia di elettricità e quattro anni più tardi inventa l'elettroforo, brevetto che gli vale la cattedra di fisica a Como. I successivi studi conducono nel 1777 alla pubblicazione di “Lettere sull'aria infiammabile nativa delle paludi” con cui annuncia la scoperta del metano; l'anno seguente con “Sulla capacità dei conduttori elettrici” parla per la prima volta di tensione elettrica e viene incaricato docente dell'università di Pavia, di cui nel 1785 diventa il rettore. Dopo l'invenzione del primo condensatore convola a nozze con la nobile Maria Teresa Peregrini da cui ha tre figli. Nel 1799, vista la chiusura dell'università da parte degli austro-russi torna a Como, dove lo stesso anno mette a punto la pila, il primo generatore elettrico mai realizzato, invenzione con cui conquista la stima di Napoleone Bonaparte che gli assegna un vitalizio, una medaglia d'oro e lo nomina membro dell'istituto lombardo di scienze, dell'ordine della Legion d'onore, senatore e poi conte del Regno d'Italia. A tre anni dalla pubblicazione di “Opere di Volta”, nel 1819, abbandona la ricerca e trascorre gli ultimi anni di vita a Camnago, oggi in sua memoria Camnago Volta. 📚
Nome Alessandro 13 FRASI E CITAZIONI DI ALESSANDRO VOLTA
“Farà stupore ad alcuno, che rimanga ancora e qualche tensione elettrica, alla sommità della nostra colonna, e facoltà, di dare la scossa mediante i convenienti toccamenti (come portando una mano armata di metallo al contatto di essa sommità, mentre l’altra mano comunica similmente, o in altra buona maniera colla base di essa colonna), farà, dico, stupore che la colonna ritenga un tal potere e tensione elettrica quando vi è tant'umido all'esterno della medesima che pure mantiene un’altra comunicazione non interrotta tralle sue estremità, quando tutta la colonna è involta da un velo d’acqua, da una carta, o pelle bagnata.”Da: Lettera al Consigliere M. LandrianiAlessandro Volta
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