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Dacia Maraini: Scrittrice, poeta, drammaturgo

Nascita: Firenze il 13/11/1936
» Età e segno
Lic.foto: CC BY-SA-3.0 Elena Ternovaja
Dacia Maraini è figlia dello scrittore e antropologo Fosco Maraini e della pittrice Topazia Alliata, trascorre l'infanzia in Giappone, dove la famiglia si trasferisce durante la Seconda guerra mondiale. Dopo il conflitto, torna in Italia e si stabilisce a Roma. Maraini inizia la sua carriera letteraria negli anni '60, distinguendosi subito per il suo impegno sociale e politico. Nel 1962 pubblica il suo primo romanzo, 'La vacanza', che riceve un discreto successo. Negli anni successivi, continua a scrivere romanzi, racconti, poesie e opere teatrali, affermandosi come una delle voci più importanti della letteratura italiana contemporanea. Tra le sue opere più conosciute ci sono 'L'età del malessere' (1963), che le vale il Premio Formentor, e 'Memorie di una ladra' (1972), da cui è stato tratto un film. Negli anni '90, il romanzo 'La lunga vita di Marianna Ucrìa' (1990) ottiene un grande successo di critica e pubblico, vincendo il Premio Campiello. Oltre alla narrativa, Maraini si dedica anche al teatro e al giornalismo, collaborando con diverse testate e partecipando attivamente al dibattito culturale e politico del suo tempo. Il suo impegno per i diritti delle donne e la sua attenzione ai temi sociali caratterizzano gran parte della sua produzione.

 📚 Nome Dacia 

56 FRASI E CITAZIONI DI DACIA MARAINI
Frasi di Dacia Maraini [1/3]
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“Ho amato tanto, l’amore è stata una componente importante nella mia vita. E non parlo solo di amore per una persona. Parlo anche di amore per i libri, per i viaggi, per la conoscenza. L’amore è impeto di vita. È desiderio di conoscere e di mettermi in rapporto con gli altri. Quando si dice che l’amore finisce, credo che sia solo il sesso, che è misterioso e imprevedibile, a svanire. Quando non c’è più attrazione, se c’è stato vero amore resta un senso profondo di solidarietà, resta la tenerezza. A me è successo con Alberto quando si è sposato con un’altra donna, tra l’altro un’amica a cui voglio bene: è rimasto grande affetto. Non capisco come l’amore possa trasformarsi in odio. Se sono stata gelosa? No, non ho mai provato gelosia verso di lei. Di fronte all’attenzione di una persona che amo verso un’altra, scatta in me la curiosità di capire, di conoscere. E questo evita la gelosia, la trasforma in curiosità e in interesse. La gelosia è espressione di debolezza.”
Da: L'Espresso (17/11/2023)
Dacia Maraini  


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