Frasi Spettacolo, TV e Cinema [Pag.92]

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Frasi Spettacolo, TV e Cinema [92/96]

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“Voglio fare qualcosa di importante e di bello, che resti. Non so se la gente se ne accorga, ma quando recito io mi butto fino all'ultima goccia di energia”

Leonardo Di Caprio

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“Titanic ha fatto emergere una sorta di altra persona, bizzarra. Ma poi ho cercato di farla dissolvere: avrebbe potuto prendere il potere e rovinarmi.”

Leonardo Di Caprio

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“E’ la musica che viene e che va. E’ alimentata dai cuori spezzati, dalle storie vere e dalle cose reali. E’ ciò che mantiene la musica autentica.”

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“La mia formula è che scrivo canzoni sulla mia vita. La mia vita cambia continuamente, quindi anche la mia musica cambia. E questo è l’obiettivo. Voglio prendermi dei rischi e scrivere di cose diverse. Mentre cresco e provo cose nuove nuove spero di essere in grado di raccontarle e tradurle in canzoni.”

Musica Cambiamenti

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“Sono arrivata al punto in cui l’unico vero amore per me è il cantare l’amore stesso…”

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“Non ricordo esattamente la prima volta che mi sono esibita davanti ad un’audience. Credo si trattasse della produzione teatrale di 'Annie'. Era uno di quei progetti scolastici ed io ero molto piccola e interpretavo uno delle comparse tra gli orfani. Non era neppure una parte con qualche battuta da recitare. Non parlavo, stavo lì. Però ricordo quanto ero felice. Una serie di scariche di emozioni, eccitazione, ansia, terrore e meraviglia. Erano tutte quelle incredibili sensazioni che ancora oggi non riesco bene a catalogare in un’unica emozione ma che è la mia preferita. La provo ogni volta che salgo sul palco.”

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“La smania di apparire in televisione finisce per prevalere sui contenuti. Ma le Istituzioni non sono una passerella.”

Giorgio Napolitano

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“Il miglior pubblico che io abbia mai avuto non faceva il minimo rumore alla fine del mio spettacolo.”

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“in Tv circolano professionisti, maschi soprattutto, che sono passati dalla Rai a Mediaset firmando “esclusive” stratosferiche, con un cachet che era il doppio del mio. E nessuno si è “sfastidiato”. Con me, viene fuori lo scandalo. Ma non mi tange: noi siamo merce, se mi pagano tot, vuol dire che mi hanno valutato così. Mediaset non fa beneficenza. Mica è Emergency.”

Paola Cortellesi

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“Improvvisare non è il mio mestiere. Devo muovermi dentro un canovaccio, marciare sulle rotaie invisibili di un copione. Altrimenti viene fuori la mia timidezza, mi guardo da fuori, perdo verve. È che non ho mai fatto l’animatrice, non vengo dal cabaret.”

Paola Cortellesi

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“Cotonarmi i capelli e mettermi le décolletées, nella vita? Mai. Sono una maschiaccia. Il mio show lo feci in scarpe da tennis: adesso ho ceduto alle preghiere del mio stylist. Ma non ho mai comprato un paio di scarpe sopra i 5 centimetri: fanno male alla schiena. Quelle che ho, me le danno gli stilisti.”

Paola Cortellesi

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“Io mi ricordo quando studiavo a teatro e i primi anni facevo i miei provini...erano solo no, ma non mi sentivo sconfitta. Quello che mi hanno insegnato (ho avuto una buona insegnante e dei bravi genitori, e questa è una gran fortuna) è di non reagire male: devi un po' fare i conti con il rifiuto quando fai questo mestiere, perchè è un mestiere che anche a 70 anni sei provinato e sei sotto esame.”

Paola Cortellesi

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“Credo che il cinema non possa essere solo semplice intrattenimento e che il suo compito debba essere quello di creare un varco per poter comunicare qualcosa allo spettatore, per aiutarlo a riflettere, coniugando con semplicità, comicità e dramma.”

Paola Cortellesi

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“Non è che non mi piaccia la comicità al cinema ma l'umorismo che faccio in televisione è basato sul trasformismo e sul paradosso e deve essere necessariamente sopra le righe. Ma il tutto dura tre minuti; al cinema i tempi sono diversi, il linguaggio è differente e se riproponessi quei personaggi sullo schermo risulterebbero poco credibili e scarsamente plausibili.”

Paola Cortellesi

Cinema Televisione

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“Quando arrivai alla stazione di Milano ebbi un'emozione grandissima: un facchino che spingeva un carrello carico di valigie stava fischiettando la mia canzone!Per bacco, pensai, allora qualcosa si muove! Mi scivolò quasi la borsa dalle mani, volevo andar lì e abbracciarlo e chiedergli: 'Ma come? Ma perché? Dove sei stato?'”

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“I talent show sono ben realizzati. Sono una fan di Maria De Filippi che dà tante opportunità ai giovani. Tuttavia, quando i cantanti escono da questo genere di programmi, hanno successo troppo presto. Interviste, autografi... E' un po' come se entrassero all'Università, senza aver fatto le elementari. Rischiano di bruciarsi.”

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“Non avevo un cachet altissimo. Ma avevo gli sponsor. Per dieci anni ho pubblicizzato materassi. Alla fine sembravo un materasso.”

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“E' giusto e doveroso valorizzare al massimo i giovani artisti, anzi io sono per i giovani e va benissimo che ci si occupi soprattutto di loro. Però certo che un occhio di riguardo ogni tanto per artisti che hanno ancora qualcosa da dire bisognerebbe averlo, via.”

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“È un lavoro strano il nostro. Se lavori guadagni, se non lavori no.”

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“(Riferendosi alla tv di allora) Penso che i cialtroni e i bravi professionisti ci siano sempre stati. È una generalizzazione che non mi piace: ricordo sceneggiati in bianco e nero di una noia mortale, mentre oggi con il montaggio si possono fare meraviglie. Semmai, forse, eravamo più ricchi di talenti. Penso a Sordi, Gassman, Tognazzi, Manfredi: inimitabili.”

Maurizio Costanzo

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