“A otto anni di età, non volendo sentire i miei litigare, mi chiudevo in cameretta con mia sorella Lilli a vedere videocassette sui varietà datati. Mi mettevo in una posizione yoga con le gambe incrociate e anziché giocare con le Barbie, alle quali rompevo le gambe, giocavo con le voci, imitavo, riproducevo. Passavo metà del tempo anche a cantare con la scopa in mano, cosa che ho continuato a fare anche a vent'anni. Da lì è stato tutto un gioco, fin quando una coppia di amici mi ha invitata a trasformare questa mia passione in un lavoro vero e proprio. Mi hanno presentato la gente giusta ed è stato tutto a scendere e un concatenarsi di situazioni.”