“[«Quale credi possa essere, oggi, il ruolo della sinistra progressista europea per far fronte alla crescita delle disuguaglianze?»] Le forze progressiste, ecologiste e della sinistra dovrebbero farsi forti di una visione e di obiettivi comuni che, pur essendoci già, hanno una dimensione prevalentemente nazionale. Se il muro di Orbán rafforza i porti chiusi di Salvini e la politica di Le Pen e Farage, la professionalità del portoghese Antonio Costa nel risollevare l'economia avendo cura di ridurre le disuguaglianze non ha rafforzato allo stesso modo la sinistra europea. Ciò, in parte, è anche nostra responsabilità: siamo ancora troppo incagliati in dibattiti nazionali e ombelicali. L'esperienza al Parlamento europeo mi ha lasciato una profonda consapevolezza che con tanti colleghi e colleghe condividiamo le stesse battaglie, le stesse preoccupazioni per il futuro, ma anche le stesse risposte alle nuove sfide che ci troviamo davanti. [...] Credo che la politica abbia la responsabilità di non alimentare le tensioni sociali prodotte dalle disuguaglianze, ma di agire sulle loro cause profonde. In che modo? Con politiche redistributive, ascoltando i cittadini e non facendo mancare a nessuno una risposta commisurata al suo bisogno. Solo così si può evitare di prendersela con il vicino, che a volte sta pure peggio di noi.
”Elly Schlein