“Nel cuore mi sono rimasti due maestri: Monicelli e Ferreri. Mario era cinico, sbrigativo, esile nel fisico e secco nella parola. Poche discussioni, idee chiare, decisionismo, coerenza. Se era sì, era sì. Se era no, no. Gli hanno detto: Sei malato e lui: Benissimo, mi butto dalla finestra. Marco invece era temuto, dissacrante, ingestibile.
”Ornella Muti