“Alberto Sordi è su un treno, sdraiato nella sua cuccetta. Fuma una sigaretta e guarda la propria immagine riflessa sul vetro del finestrino. Al suo viso si sovrappongono via via i visi di alcune giovani donne. SORDI: 'Mi piaceva il rumore del treno che mi riportava nella mia vecchia città, nel mio ufficio, dai miei amici, da mia moglie. Se le guarderai, ti sorrideranno. Se le prenderai per mano ti seguiranno. Se le amerai, ti saranno grate. Ma non saranno mai tue, perché loro sono angioli e tu...il diavolo.'
”Il DiavoloAlberto Sordi