Giuseppe Ungaretti: Poeta e scrittore
Nascita: Alessandria d'Egitto (Egitto) il 08/02/1888,
data morte il 01/06/1970Lic.foto: Pubblico dominio
Perde accidentalmente il padre, operaio di origine toscana, quando ha solo due anni. Con i proventi del forno di famiglia, sua madre lo iscrive in una prestigiosa scuola svizzera dove sboccia la passione per la poesia, stimolata anche dal vivace ambiente multiculturale della città. Intorno al 1912 si trasferisce a Parigi per studiare; qui stringe amicizia con protagonisti della cultura come Apollinaire, Papini, Picasso e Modigliani, grazie a cui pubblica alcuni componimenti in versi sulla rivista italiana “Lacerba”. Prende parte ai combattimenti sul Carso durante la prima guerra come volontario di fanteria, occasione che nel 1916 porta alla pubblicazione di “Il porto sepolto” poi, terminati i conflitti, collabora con “Il Popolo d'Italia” come corrispondente in Francia, lavora nell'ufficio stampa dell'ambasciata italiana, compone la raccolta dal titolo “Allegria di naufragi” e mette al mondo due figli insieme a sua moglie Jeanne Dupoix, sposata nel 1920. Un anno dopo è negli uffici romani del Ministero degli Esteri e poi nel 1925 aderisce al fascismo firmandone il manifesto, mentre scrive su varie riviste e dà alle stampe i “Sentimento del Tempo”, opera che testimonia la sua ritrovata fede cattolica e che precede “Il povero nella città” e “Il deserto dopo”, frutti letterari dell'esperienza come inviato per “La Gazzetta del Popolo”. Dal '36 al '42 insegna letteratura nella brasiliana San Paolo e poi fino al '65 all'università di Roma; nel frattempo esce la collezione “Vita di un uomo” e poi nel '69 stende i versi di “L'Impietrito e il Velluto”, ultima poesia composta in vita. 📚
Nome Giuseppe 36 FRASI E CITAZIONI DI GIUSEPPE UNGARETTI
“La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d'ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
sarai una statua davanti all'eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.”Giuseppe Ungaretti