Jean Raspail: Romanziere, esploratore
Nascita: Chemillé sur Dême (Francia) il 05/07/1925,
data morte il 13/06/2020
Figlio di un direttore di fabbrica, frequenta sin da ragazzo scuole cattoliche a Parigi e poi a Verneuil-sur-Avre, sin da ragazzo viaggia per il mondo con l'intento di entrare in contatto con popolazioni minacciate dallo sviluppo industriale. Il cattolicesimo conservatore ha ispirato molti suoi romanzi, spesso incentrati sulla decadenza delle ideologie di liberalismo e comunismo. Raspail si dichiarò apertamente monarchico nel romanzo Sire (1990) dove auspicava il ritorno di un re in Francia. Nel suo romanzo più celebre e famoso, 'Il campo dei santi' (1973), Raspail immagina la fine della civiltà occidentale a suguito di un'immigrazione massiva dal Terzo Mondo. Il libro ricevette apprezzamenti ma anche qualche critica per i suoi suoi contenuti, diventando tuttavia un punto di riferimento per le ideologie della destra mondiale. Dopo Il campo dei santi, scrisse altri romanzi come 'Septentrion', 'Qui se souvient des hommes?', 'Hurrah Zara' e 'Une aventure en Amérique', ricevendo anche il Gran premio di letteratura dell'Accademia francese. Trascorre gli ultimi anni della sua vita a Parigi, dove scompare all'ospedale Henri-Dunant, all'età di 94 anni.
9 FRASI E CITAZIONI DI JEAN RASPAIL