Paolo Villaggio: Attore, comico, scrittore, coduttore televisivo
Nascita: Genova il 30/12/1932,
data morte il 03/07/2017Lic.foto: Elena Torre - CC BY-SA 2.0
Lascia la facoltà di legge per lavorare come cameriere, cabarettista – insieme a De Andrè e Berlusconi – speaker del canale londinese BBC e impiegato presso l'azienda ingegneristica “Cosider”, da cui più tardi trae ispirazione il celeberrimo Fantozzi. Nel '54 conosce la futura moglie Maura Albites e nello stesso periodo entra nella compagnia teatrale di Mario Baistrocchi. Incline alla satira e al cabaret, nel 1968 viene notato da Maurizio Costanzo e debutta alla conduzione del programma “Quelli della domenica” dove presenta svariati personaggi comici apprezzati dal pubblico televisivo anche nel successivo “E' domenica, ma senza impegno”. Contemporaneamente trae spunto dai suoi monologhi per scrivere dei racconti che pubblica su l'Espresso e l'Europeo: nasce così l'esilarante personaggio editoriale di Fantozzi, che a partire dal '72 vive in libreria in oltre dieci volumi e tre anni dopo esordisce al cinema con il primo dei suoi dieci film di disavventure. La carriera iniziata nel '68 con la commedia cinematografica “Eat It” prosegue con film come il satirico “Sistemo l'America e torno” e “Io speriamo che me la cavo”; le avventure del personaggio “Fracchia”, collaborazioni con importanti artisti della scena italiana tra cui Vittorio Gassman, Renato Pozzetto e Federico Fellini, la sceneggiatura teatrale, cinematografia e la scrittura di libri come “7 grammi in 70 anni” e “Storie di donne straordinarie”. Dal 2000 allenta i ruoli comici e recita anche nei drammatici “Azzurro” ed “Hermano”, mentre in televisione lo accolgono anche fiction come “Finalmente a casa” e “Carabinieri”.
Altri Film con Paolo Villaggio 📚
Nome Paolo 41 FRASI E CITAZIONI DI PAOLO VILLAGGIO
“Ma in compenso in quelle due ore salì vertiginosamente quasi tutti i gradini della gerarchia aziendale, anche a tre a tre.
Impiegato di settima: scrivania in mogano, poltroncina in sky o finta pelle, telefono, pianta di Ficus, simbolo del potere. Impiegato di quinta: lampada di opalina, piano di cristallo, naif jugoslavo alla parete, due piante di Ficus.
Impiegato di prima: quattro piante di Ficus, tre telefoni, dittafono, sei quadri naif, tappeto e moquette per terra. Era arrivato fino alla soglia della dirigenza, vale a dire: serra di piante di Ficus e poltrona in pelle umana, quando la fortuna voltò rovinosamente le spalle al Semenzara.”Paolo Villaggio
Renato Pozzetto nel ruolo di... Renato: "Come dice il famoso proverbio se la montagna non va a Maometto..."
Paolo Villaggio nel ruolo di... Paolo: "Maometto va al mare...non mi ricordo più com'era..."
Paolo Villaggio
Paolo Villaggio nel ruolo di... Fantozzi: “Vorrei far dire una messa.”
Prete: “Pro o contro qualcuno?”
Fantozzi: “Contro.”
Prete: “Contro costa il triplo, trentamila. Cantata cinquantamila.”
Fantozzi: “Cantata!”
Prete: “Lo odi molto, figliolo!”
Paolo Villaggio