Lic.foto: Pubblico dominio
Le informazioni sulla sua vita di cui siamo in possesso, le dobbiamo principalmente alle notizie autobiografiche inserite dallo stesso Plutarco nelle sue composizioni e, in misura minore, all'enciclopedia di Suda, contenente voci di varia natura tratte da fonti oggi perdute. Nasce in una famiglia facoltosa nella greca Cheronea, nel 46 d.C., circondato dall'affetto del fratello Lampria, e un po' meno da quello di suo padre. Dal 60 d.C. studia matematica e retorica presso il filosofo Ammonio che lo avvicina al pensiero platonico; conosce Nerone e compie diversi viaggi in giro per la Grecia, l'Asia e l'Italia. Assume poi diverse cariche pubbliche, tra cui quelle di sovrintendente edilizio, arconte eponimo e ambasciatore. Intorno al 70 d.C. prende in moglie l'erudita Timossena, da cui ha cinque figli, tre dei quali decedono prematuramente. Un paio di anni più tardi si trasferisce a Roma, dove ottiene la cittadinanza italiana, svolge diverse lezioni e assume tutti i privilegi di un console. I suoi incarichi istituzionali proseguono ad Atene con la nomina a procuratore e sacerdote dell'oracolo di Apollo. Le sue opere, la maggior parte delle quali pervenuteci intatte, sono convenzionalmente divise in due scaglioni letterari: “Vite Parallele” e “Moralia”; il primo dedicato alla vita delle personalità più influenti dell'epoca, il secondo composto di trattati culturali di argomento vario. Scrittore prolifico come pochi, muore secondo Eusebio intorno al 119 d.C., anche se alcune più ipotesi più recenti posticiperebbero la sua dipartita a una data successiva al 125 d.C.
78 FRASI E CITAZIONI DI PLUTARCO