Li conosciamo come attrezzo e disciplina sportiva, ma in realtà gli sci sono nati come mezzo di locomozione e l'aspetto più interessante è che sono stati inventati prima ancora della ruota. Infatti in Norvegia, precisamente nell'isola di Rodoy, è stata trovata un'incisione rupestre del 3000 a.C. con raffigurati degli uomini con gli sci ai piedi; invece in Svezia, in una torbiera a Hoting sono stati rinvenuti un paio di sci in ottime condizioni di conservazione che risalgono al 2500 a.C. circa.

Gli studiosi e gli esploratori presumono che l'invenzione degli sci non sia stata intenzionale e che i primi utilizzatori siano stati gli abitanti delle zone della Siberia e della Mongolia. Tuttavia, gli storici son d'accordo nel ritenere i lapponi i più grandi specialisti degli sci: fino al 1900 questa popolazione ha usato gli sci come mezzo per spostarsi sulla neve! In particolare, per appoggiarsi e darsi una spinta maggiore, i loro sci non erano uguali: quello destro era lungo e sottile, mentre quello sinistro più corto.

In Norvegia come in Lapponia, i primi sci venivano costruiti con il legno e venivano poi ricoperti con pelle di foca o renna per garantire un maggiore attrito durante i percorsi in salita ed è proprio questa caratteristica che ha dato origine al nome con cui oggi li chiamiamo: “sci” deriva infatti dall'antico termine norvegese “skid” che significava “ricoperto di pelle”.

Agli inizi del secolo scorso gli sci sono arrivati anche in Italia (l'importazione si è avuta nel 1897 grazie ad un ingegnere svizzero, Adolfo Kind) e nel corso del tempo hanno subito trasformazioni nella destinazione d'uso e nell'impiego di materiali per la loro costruzione.