Chi ha inventato la penna?
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L'invenzione della penna vede origini storiche e molteplici innovazioni che si sono susseguite

L'invenzione della penna vede origini storiche e molteplici innovazioni che si sono susseguite

La penna, quella che usiamo oggi senza nemmeno pensarci, non è apparsa dal nulla. Sono stati necessari tempo, prove, errori e molto inchiostro versato.

Le origini della scrittura
Si parte da lontano. Gli Egizi scrivevano con cannucce di giunco intinte nell’inchiostro. I Romani usavano lo stilo per incidere tavolette di cera. Nel Medioevo arriva la penna d’oca. Bella da vedere, elegante, ma poco pratica: andava temperata spesso e ogni due parole dovevi intingerla nell’inchiostro. Lenta, macchinosa.

Le prime innovazioni
Nel 1827 un ingegnere rumeno, Petrache Poenaru, brevetta la prima penna con serbatoio. Niente più continue immersioni nell’inchiostro, ma il sistema non è ancora perfetto. L’idea però piace e viene migliorata.

La rivoluzione di Waterman
Nel 1884 arriva Lewis Waterman. È lui a fare il salto di qualità: crea una stilografica con un sistema che controlla il flusso d’inchiostro. Non sporca, non sbava, scrive meglio. Funziona e la sua penna diventa un riferimento.

La svolta di Bíró
Poi, nel 1938, la vera svolta. László Bíró, giornalista ungherese, nota che l’inchiostro delle tipografie asciuga in fretta e non sbava. Ha un’intuizione: usarlo in una penna. Insieme al fratello chimico inventa la penna a sfera. Una piccola sfera sulla punta distribuisce l’inchiostro in modo uniforme. Pratica, comoda, rivoluzionaria.

Il futuro della penna
Da lì in poi, la strada è segnata. Stilografiche, biro, roller, cancellabili, penne di lusso e usa e getta. Oggi c’è di tutto. Ma ogni volta che ne prendi una per scrivere, dietro c’è una storia lunga secoli.
Con l'avvento dei dispositivi elettronici portatili il suo uso diviene meno frequente nel tempo e la tendenza si accentuerà, ma siamo convinti che non sparirà mai in modo completo.

Altre curiosità

Perché si chiama Penna?
Il nome viene dal latino penna, che significa piuma. Le prime penne usate per scrivere erano fatte proprio con piume d’oca o di altri uccelli. Anche quando il materiale è cambiato, il nome è rimasto.

Chi ha inventato il tappo con il buco?
Quel buchino che vedi sul tappo delle penne Bic non è lì per caso. È stato introdotto per evitare soffocamenti. Se qualcuno ingoia il tappo, il foro permette all'aria di passare, riducendo i rischi.

Qual è la penna più costosa del mondo?
Esistono penne che costano più di una macchina! La Fulgor Nocturnus è una stilografica con diamanti neri e vale oltre 8 milioni di dollari. Roba da collezionisti.

Perché si mordicchiano le penne?
Un po’ per abitudine, un po’ per nervosismo. È un gesto inconscio non del tutto privo di rischi che tuttavia aiuta a scaricare la tensione. Peccato che a volte si finisce per rompere il tappo o sporcare i denti con l’inchiostro.

Quanto inchiostro ha una penna a sfera?
Dipende dal modello, ma una classica Bic Cristal contiene circa 2 km di scrittura. Se scrivessi una riga senza fermarti, copriresti la distanza di una maratona!

Perché le penne smettono di scrivere anche se c’è ancora inchiostro?
Succede perché l’aria entra nel tubicino e blocca il flusso. A volte basta scaldare la punta o dare un colpetto per farla ripartire. Se proprio non va, meglio cambiarla.


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Tag: Penna  Invenzioni  









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