
Come difendersi dai rumori dei vicini?

I rumori molesti sono motivo di liti e contenziosi, quando e come è possibile difendersi?
La convivenza con i vicini di casa è spesso difficile ed origine di molteplici contenziosi che negli ultimi decenni sono aumentati in modo considerevole. Uno dei principali motivi di attrito sono i rumori che infastidiscono e talvolta limitano o interrompono il momenti di risposo, stiamo parlando di schiamazzi, uso di strumenti musicali, stereo, televisione, lavorazioni di tipo hobbistico ma anche rumori emessi dagli animali come l'abbaiare dei cani.
Il Codice civile stabilisce genericamente che i rumori non devono mai superare la normale tollerabilità.
La definizione purtroppo è molto generica e ciò significa che i rumori vanno valutati caso per caso, quindi in base al momento della giornata in cui sono prodotti perché ad esempio un rumore lieve di giorno può risultare comunque insopportabile di notte e rendere difficile il dormire. Inoltre è importante anche la loro frequenza, infatti se è persistente può diventare davvero molesto rispetto ad uno occasionale. Bisogna infine considerare anche il luogo in cui si trova l'edificio, se ad esempio è ubicato nel centro città, dove il rumore di fondo è più elevato, è più difficile che una radio o TV a volume alto possa recare fastidio rispetto ad un situazione similare che si verifica in un edificio ubicato in una zona di periferia silenziosa.
In tutti questi casi, se si pensa che il rumore superi la normale tollerabilità, è opportuno provare a parlare con i vicini per cercare di fare presente le proprie esigenze e richieste, se il tentativo fallisce non resta che contattare un avvocato affinché diffidi il vicino rumoroso e gli chieda il risarcimento del danno. A seguito di una denuncia è possibile che il rumore emesso venga infine misurato dalle forze dell'ordine tramite un apposito strumento.
Se tutto ciò non dovesse essere sufficiente ed i rumori dovessero persistere, si può agire direttamente in tribunale con modalità di urgenza per ottenere una condanna che intimi il vicino ad astenersi dalle condotte moleste; in alcuni casi il giudice può anche ordinare la rimozione dell'apparecchiatura origine del rumore (ad esempio un condizionatore) o l'insonorizzazione dei locali in cui sono emessi i rumori.
Esiste infine un'ulteriore possibilità in caso di rumore molto forti e frequenti tali da disturbare l'intero stabile o addirittura il quartiere, in queste situazioni è infatti possibile sporgere denuncia per il reato di disturbo della quiete pubblica.
Il Codice civile stabilisce genericamente che i rumori non devono mai superare la normale tollerabilità.
La definizione purtroppo è molto generica e ciò significa che i rumori vanno valutati caso per caso, quindi in base al momento della giornata in cui sono prodotti perché ad esempio un rumore lieve di giorno può risultare comunque insopportabile di notte e rendere difficile il dormire. Inoltre è importante anche la loro frequenza, infatti se è persistente può diventare davvero molesto rispetto ad uno occasionale. Bisogna infine considerare anche il luogo in cui si trova l'edificio, se ad esempio è ubicato nel centro città, dove il rumore di fondo è più elevato, è più difficile che una radio o TV a volume alto possa recare fastidio rispetto ad un situazione similare che si verifica in un edificio ubicato in una zona di periferia silenziosa.
In tutti questi casi, se si pensa che il rumore superi la normale tollerabilità, è opportuno provare a parlare con i vicini per cercare di fare presente le proprie esigenze e richieste, se il tentativo fallisce non resta che contattare un avvocato affinché diffidi il vicino rumoroso e gli chieda il risarcimento del danno. A seguito di una denuncia è possibile che il rumore emesso venga infine misurato dalle forze dell'ordine tramite un apposito strumento.
Se tutto ciò non dovesse essere sufficiente ed i rumori dovessero persistere, si può agire direttamente in tribunale con modalità di urgenza per ottenere una condanna che intimi il vicino ad astenersi dalle condotte moleste; in alcuni casi il giudice può anche ordinare la rimozione dell'apparecchiatura origine del rumore (ad esempio un condizionatore) o l'insonorizzazione dei locali in cui sono emessi i rumori.
Esiste infine un'ulteriore possibilità in caso di rumore molto forti e frequenti tali da disturbare l'intero stabile o addirittura il quartiere, in queste situazioni è infatti possibile sporgere denuncia per il reato di disturbo della quiete pubblica.
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