Come mettere online un nuovo sito?
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Dalla scelta del nome al servizio di Hosting, come orientarsi nella pubblicazione di un sito web

Dalla scelta del nome al servizio di Hosting, come orientarsi nella pubblicazione di un sito web

Tantissime persone hanno l’idea di mettere in rete un nuovo sito Internet, magari titolari di aziende che vogliono incrementare il proprio business o semplicemente webmaster che ritengono di avere contenuti interessanti da proporre e vogliono dunque avviare un nuovo progetto, andiamo dunque a
scoprire cosa si deve compiere, passo per passo.
In tanti sono scoraggiati dall’idea di mettere in rete un nuovo sito temendo che quest’operazione richieda fior di competenze tecniche, ma in realtà non è così: bastano alcune accortezze e il proprio sito web potrà essere online nell’arco di pochi minuti.

Pubblicare online un sito gratis: cosa c’è da sapere

Anzitutto è interessante sottolineare che esistono alcune piattaforme che consentono di pubblicare un sito web in maniera totalmente gratuita, ma presentano molte criticità che vanno considerate.
Anzitutto, la scelta del nome del sito è limitata, in quanto il nome della piattaforma ospitante dev’essere incluso all’interno del dominio, i contenuti così prodotti si posizionano piuttosto male nei motori di ricerca, e ciò limita le possibilità di ricevere molte visite, inoltre le possibilità di gestire il proprio sito sono minime anche a livello di personalizzazione e di layout grafici, per non parlare dell'assistenza che non è affatto garantita considerando la gratuità del servizio.

L’ideale, dunque, è senz’altro acquistare un hosting professionale da società specializzate come Flamenetworks, a fronte di una spesa assolutamente accessibile si potrà in questo modo disporre di un sito web performante, professionale e personalizzabile in infiniti modi.
L’hosting, è bene ricordarlo per chi non lo sapesse, è lo spazio server in cui la risorsa viene collocata: in questo modo, dunque, chi gestisce il sito non deve preoccuparsi di procurarsi un’infrastruttura di proprietà, la quale comporterebbe non solo alti costi, ma anche responsabilità e grattacapi a livello di gestione tecnica.

La scelta del dominio, ovvero del nome del sito

Nel momento in cui si acquista l’hosting è possibile scegliere anche il dominio, ovvero, in sostanza, il nome del proprio sito.
Verificare se il nome desiderato è disponibile è davvero semplicissimo: non bisogna fare altro che digitarlo nell’apposito spazio direttamente nel sito dell’azienda che fornisce hosting: se risulta occupato verrà subito specificato, in caso contrario si
potrà procedere all’acquisto con un semplice click.

L’installazione di un buon CMS
Il passo successivo è quello di iniziare a produrre i contenuti che andranno ad arricchire il proprio sito, e da questo punto di vista la soluzione migliore è senz’altro quella di installare un CMS, il più famoso ed utilizzato è certamente WordPress che ha una quota di mercato del 65%.
I CMS sono dei sistemi di gestione dei contenuti, piattaforme cosiddette “open source” che consentono a chiunque, anche a chi non ha alcuna competenza in fatto di programmazione, di gestire un sito web in autonomia; se si vogliono evitare le operazioni di installazione, le quali possono risultare un po’
complesse ai neofiti, si possono acquistare degli hosting gestiti, ovvero pacchetti hosting in cui il CMS è preinstallato e non occorrono azioni manuali.
Chiaramente i CMS necessitano di una fase di apprendimento per conoscerne le caratteristiche e consentire agli utenti di pubblicare un sito e personalizzarne i contenuti, sul web si trovano fortunatamente tante guide e tutorial gratuiti. In presenza di esigenze particolari, come quelle legate all'e-commerce, si possono utilizzare CMS orientati come Shopify, che includono funzionalità specifiche come la pubblicazione del catalogo prodotti e la gestione dei pagamenti.

Rendere il sito impeccabile anche a livello giuridico

Bisogna tenere in considerazione alcuni obblighi di natura giuridica: i siti web delle aziende, ad esempio, devono obbligatoriamente rendere visibile la partita IVA, inoltre il sito deve essere conforme con le normative vigenti in tema di gestione dei cookie e di trattamento dei dati personali.
In rete esistono dei servizi che rispondono in modo specifico a quest’esigenza, alcuni sono gratuiti (come Quantcast) ed altri a pagamento. Altrimenti, se si dovessero avere dei dubbi, soprattutto in relazione alla gestione di dati particolari e sensibili come quelli bancari e sanitari, l’ideale è richiedere una consulenza ad un legale per essere certi che tutte le informative siano pubblicate in modo completo e corretto.

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