Come proteggere i propri dati personali online?
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Scopriamo i consigli utili per proteggere i dati personali
Il digitale ci mette a disposizione tantissimi servizi, alcuni dei quali gratuiti ma siamo sicuri sia davvero tutto gratis? Uno dei beni più importanti che mettiamo a disposizione sono i nostri dati personali che vengono considerati, a tutti gli effetti, un bene economico. Prima della stretta data dalla legge sulla privacy del 2018, social network e altre piattaforme utilizzavano e vendevano le informazioni per scopi di marketing. Oggi, nonostante il regolamento, dobbiamo comunque prestare cura e proteggerci con qualche piccola attenzione in più.
Cosa prevede la legge sulla privacy
Lo conosciamo con l’acronimo di GDPR e si tratta di un regolamento valido in tutta l'UE per regolamentare la gestione dei dati personali in modo tutelante. L’influenza su tutte le normative legate alla privacy è stata di grande impatto e ancora oggi sta avendo alcuni aggiustamenti per poter essere perfezionato e adeguato agli avanzamenti tecnologici che interessano la nostra epoca.
Tra le ultime novità? I cookie wall con consenso forzato hanno ricevuto la classificazione di non conformi. Chiunque abbia un sito, un’azienda o un’impresa online e offline dovrà adeguarsi fornendo un consenso informato e permettendo agli utenti di eliminare le proprie tracce su richiesta esplicita.
Consigli per gli utenti che desiderano proteggere i dati personali
Oltre a scegliere solo siti autorizzati con un GDPR ben applicato e un’informativa della privacy consultata, i consumatori possono mettere in pratica alcune attenzioni aggiuntive che riescono a massimizzare la tutela, evitando furti o fughe incontrollate.
Il primo elemento è sicuramente avere cura nella creazione delle password: non solo non utilizzarne una univoca per tutti i portali, ma prestare attenzione alla combinazione che contenga numeri, caratteri maiuscoli e simboli. Ovviamente non dovrà contenere formule facili da indovinare come il nome del proprio figlio, la data di nascita oppure il giocatore sportivo preferito. Tip in più? Dove possibile, attivate l’autenticazione a due fattori: si tratta di una tutela importante che richiede l’inserimento di un OTP temporaneo prima di dare l’effettivo accesso al servizio.
Attenzione anche a dove ci si collega: siamo spesso abituati a utilizzare le reti wi-fi gratuite disponibili, per esempio sui treni, in aeroporto, nelle biblioteche e nei bar, ma cosa sappiamo della loro sicurezza? Si tratta di sistemi spesso vulnerabili, quindi più facilmente attaccabili dagli hacker. Se c’è modo, meglio preferire un hotspot.
Una delle armi più importanti che hanno a disposizione i malintenzionati è il phishing. Le e-mail sembrano effettivamente reali, sia nella grafica che nel testo, ma, prestando un po’ di attenzione, ci si rende conto che si tratta di un tentativo di truffa: spesso suggeriscono l’inserimento di info non necessarie, altre volte chiedono di cliccare su link. Il consiglio principale? Leggete con attenzione il mittente e, se avete dubbi, contattate direttamente il servizio tramite il sito o l’app ufficiale per avere chiarimenti evitando categoricamente il clic sugli url inseriti.
Tra le cose che sottovalutiamo e utilizziamo ogni giorno ci sono i social: queste piattaforme di connessione gratuite hanno un forte interesse pubblicitario a creare target e quindi utilizzare alcuni dati sensibili come la data di nascita, gli interessi, i gusti o altri dettagli che possono sembrarvi insignificanti ma che in realtà hanno un grande impatto economico. Preferite l’inserimento generico, evitando di mettere in mostra e-mail, numero di telefono o altri dettagli.
Ultimo aspetto che vogliamo sottolineare è chiaramente quello di evitare la condivisione online: non divulgare informazioni bancarie, i documenti, l’indirizzo di residenza o info sanitarie. Se necessario, fatelo solamente via PEC o con forme di invio criptato.
Cosa prevede la legge sulla privacy
Lo conosciamo con l’acronimo di GDPR e si tratta di un regolamento valido in tutta l'UE per regolamentare la gestione dei dati personali in modo tutelante. L’influenza su tutte le normative legate alla privacy è stata di grande impatto e ancora oggi sta avendo alcuni aggiustamenti per poter essere perfezionato e adeguato agli avanzamenti tecnologici che interessano la nostra epoca.
Tra le ultime novità? I cookie wall con consenso forzato hanno ricevuto la classificazione di non conformi. Chiunque abbia un sito, un’azienda o un’impresa online e offline dovrà adeguarsi fornendo un consenso informato e permettendo agli utenti di eliminare le proprie tracce su richiesta esplicita.
Non solo sul territorio UE, anche in altri Paesi ci si sta muovendo in questa direzione: dal 2020 in Svizzera vige la LPD, una legge federale che protegge i dati personali. Entrata in vigore ufficialmente nel 2022, adempie a tutti gli obblighi del regolamento europeo noto come 679/2016. La totalità dei portali sul territorio risponde a queste esigenze, ad esempio anche i casino online in Svizzera adempiono, garantendo una maggiore tutela della privacy dei giocatori.
Consigli per gli utenti che desiderano proteggere i dati personali
Oltre a scegliere solo siti autorizzati con un GDPR ben applicato e un’informativa della privacy consultata, i consumatori possono mettere in pratica alcune attenzioni aggiuntive che riescono a massimizzare la tutela, evitando furti o fughe incontrollate.
Il primo elemento è sicuramente avere cura nella creazione delle password: non solo non utilizzarne una univoca per tutti i portali, ma prestare attenzione alla combinazione che contenga numeri, caratteri maiuscoli e simboli. Ovviamente non dovrà contenere formule facili da indovinare come il nome del proprio figlio, la data di nascita oppure il giocatore sportivo preferito. Tip in più? Dove possibile, attivate l’autenticazione a due fattori: si tratta di una tutela importante che richiede l’inserimento di un OTP temporaneo prima di dare l’effettivo accesso al servizio.
Attenzione anche a dove ci si collega: siamo spesso abituati a utilizzare le reti wi-fi gratuite disponibili, per esempio sui treni, in aeroporto, nelle biblioteche e nei bar, ma cosa sappiamo della loro sicurezza? Si tratta di sistemi spesso vulnerabili, quindi più facilmente attaccabili dagli hacker. Se c’è modo, meglio preferire un hotspot.
Una delle armi più importanti che hanno a disposizione i malintenzionati è il phishing. Le e-mail sembrano effettivamente reali, sia nella grafica che nel testo, ma, prestando un po’ di attenzione, ci si rende conto che si tratta di un tentativo di truffa: spesso suggeriscono l’inserimento di info non necessarie, altre volte chiedono di cliccare su link. Il consiglio principale? Leggete con attenzione il mittente e, se avete dubbi, contattate direttamente il servizio tramite il sito o l’app ufficiale per avere chiarimenti evitando categoricamente il clic sugli url inseriti.
Tra le cose che sottovalutiamo e utilizziamo ogni giorno ci sono i social: queste piattaforme di connessione gratuite hanno un forte interesse pubblicitario a creare target e quindi utilizzare alcuni dati sensibili come la data di nascita, gli interessi, i gusti o altri dettagli che possono sembrarvi insignificanti ma che in realtà hanno un grande impatto economico. Preferite l’inserimento generico, evitando di mettere in mostra e-mail, numero di telefono o altri dettagli.
Ultimo aspetto che vogliamo sottolineare è chiaramente quello di evitare la condivisione online: non divulgare informazioni bancarie, i documenti, l’indirizzo di residenza o info sanitarie. Se necessario, fatelo solamente via PEC o con forme di invio criptato.
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