Come ridurre il consumo di plastica?
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La quotidianità di ciascuno di noi è scandita da gesti abitudinari e buona parte di questi ha a che fare con la plastica, un materiale altamente inquinante. Sì, è vero che si può riciclare, ma non tutto. Alcune tipologie non sono riciclabili, come per esempio quella degli spazzolini e degli accendini. Inoltre, il problema non riguarda solo i rifiuti, ma proprio il consumo in sé. Quindi fare la raccolta differenziata è senza dubbio utile, ma non è esaustivo, non è abbastanza per fare del bene al nostro pianeta, ma anche a noi stessi. Quel che serve è innanzitutto ridurre il consumo di plastica, a prescindere dalle specifiche proprietà che sia riciclabile o meno. Può sembrare difficile, ma non lo è, come abbiamo accennato in apertura, si tratta di una questione di abitudini. Occorre rivederle, anche poco alla volta, per fare la differenza...perché ciascuno nel proprio piccolo è parte del cambiamento. Un grande cambiamento è il risultato di tante piccole scelte personali e quotidiane.

Di seguito troverai quindi alcuni consigli per ridurre il consumo di plastica. Fin dalla sola lettura ti accorgerai che basta poco per trasformare la propria routine, senza che essa subisca dei peggioramenti. Le azioni che compiamo ogni giorno non subiscono alterazioni, quel che cambiano sono solo i materiali da utilizzare, niente di più. Ecco che prenderemo in esame appunto proprio i materiali alternativi di cui fare uso per limitare il più possibile il ricorso alla plastica.

Vetro
Lavabile, resistente e duraturo, il vetro è il miglior alleato di cui possiamo avvalerci, soprattutto in cucina. Si consiglia quindi di usare contenitori in vetro per conservare il cibo, anche per i pranzi in ufficio per esempio, oltre che bicchieri, bottiglie e borracce con questo materiale.
A tal proposito, ci colleghiamo anche ad un'altra tematica fortemente correlata che interessa il consumo di acqua. Sarebbe dunque preferibile bere l'acqua direttamente dal rubinetto oppure rifornirsi alle fontanelle utilizzando bottiglie di vetro. Oltre a far del bene all'ambiente, in questo modo si fa del bene anche al nostro portafoglio perché si risparmiano un bel po' di soldi. Magari giorno per giorno non ce ne accorgiamo, ma se ci mettiamo a tavolino a fare due conti ci accorgeremo che nell'arco di 12 mesi tanti sono i soldi che ci vanno via per l'acquisto di bottiglie d'acqua in plastica! Questo perché è un packaging e come tale subisce rincari, come tutti gli altri prodotti confezionati che possiamo acquistare al supermercato, dalla frutta ai detersivi.
In merito ad essi possiamo dire che sarebbe opportuno preferire alimenti e frutta sfusi, magari a km 0, ma anche detersivi sfusi. Una pratica molto ecologica è quella delle ricariche di saponi e detergenti, cosa che già di per sé riduce drasticamente il consumo di plastica. E sempre nell'ottica dei detersivi e delle pulizie ricordiamo che non sono indispensabili tutti i prodotti in commercio, i rimedi naturali, come aceto e bicarbonato di sodio per esempio, sono in grado di generare alte performance.

Tessuti
Un semplice passaggio che possiamo fare riguarda il modo di fare la spesa, portandosi dietro buste in stoffa, in tessuto, al posto di quelle di plastica. Esse sono resistenti e lavabili, nascono appositamente per trasportare cose ed oggetti, anche alimenti, e portarle con sé al supermercato non è per niente difficile.
Sicuramente più complicato, ma non impossibile, è invece ricorrere ai pannolini lavabili per i propri figli e agli assorbenti in tessuto lavabili per le donne. Riconosciamo che si tratta di uno step successivo, meno immediato, ma non per questo inarrivabile. Gli elementi suddetti fanno parte della categoria di rifiuti che non si possono riciclare, ridurre la loro produzione quindi è solo un guadagno per tutti. Tuttavia, è doveroso fare un'eccezione, aprire una parentesi, e dire che un passaggio intermedio tra pannolini classici e lavabili c'è ed è quello dei pannolini compostabili, i quali possono essere gettati tra i rifiuti organici, dell'umido.

Legno e bamboo
In cucina, ma anche in bagno, la plastica si può sostituire con il legno, che è ecologico e non tossico. Per questo suggeriamo anche di prediligere giocattoli con questo materiale per i bambini. Un altro esempio è quello di ricorrere a piatti, bicchieri e posate in legno biodegradabile. C'è da dire che effettivamente il prezzo di tali prodotti al momento è più alto rispetto a quello della plastica, ma ricordiamo che è la domanda a generare l'offerta sul mercato. Di conseguenza, se la domanda sale l'offerta e la competizione aumenta e i costi finali si abbassano.

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Tag: Ambiente  Rifiuti  Ecologia  


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