Derivato dal cecoslovacco “robota” (“lavoro forzato”), termine coniato dallo scrittore K.Capek nel 1920, “robot” è spesso scambiato per un nome francese, e di conseguenza pronunciato come tale, ovvero con l'accento sull'ultima “o” (robò).

Il termine “robot”, definito dai dizionari come macchina automatica coordinata da un elaboratore elettronico in grado di svolgere svariati compiti, può essere pronunciato in due modi, sia ponendo l'accento sull'ultima “o”, che come abbiamo detto vale anche per il francese; oppure anche ròbot, che vale anche per l'inglese, con l'accento sulla prima vocale.

Indipendentemente dalla provenienza e dalla pronuncia, il termine è ormai diventato universale e non necessita di traduzioni per essere compreso. Oggi con questo nome ci si riferisce a tutti i prototipi meccanici creati per sostituire l’uomo in diverse attività, anche quelle più sofisticate.