Cos'è la Magna Carta?
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Prima pagina della Magna Carta Copia della Magna Carta esposta nel Parlamento di Camberra
Salito al trono di Inghilterra nel 1199, Giovanni Senza Terra strinse un'alleanza strategica con il re tedesco Ottono IV di Brunswick per dichiarare guerra alla Francia con il preciso intento di riappropriarsi dei territori sottratti al suo dominio.
Nel 1214, mentre una parte dell'esercito inglese procedeva lungo il fiume Loira, la restante attaccò l'esercito nemico entrando in Francia attraverso la regione belga delle Fiandre. La strategia militare non servì però a conquistare la vittoria e la battaglia di Bouvines – ritenuto il primo maggior conflitto nato tra due potenze europee – terminò con la pesante disfatta inglese ad opera del sovrano francese Filippo II e del suo alleato Federico II di Svevia.

Tornato in patria con la coda tra le gambe, Giovanni si trovò costretto ad accontentare le richieste dei baroni, già insorti a causa della pesante tassazione imposta dal sovrano per finanziare la deludente l'impresa bellica.
Re Giovanni firma la Magna Carta - illustrazione
Spaventato quindi dalla minaccia di una ribellione interna, il 15 giugno del 1215 a Runnymede, Giovanni acconsentì alla promulgazione della Magna Charta Libertatum (nonostante fu redatta ufficialmente dopo la sua morte), il documento latino che indebolì significativamente il suo potere diretto sul Regno.

Nonostante della Magna Carta beneficiarono solo i feudatari, gli uomini di Chiesa, coloro che provenivano dalla città e i cittadini definiti liberi – escludendo i ceti più bassi – le sue disposizioni ridussero enormemente l'autorità del sovrano e si configurarono come una più matura definizione del contratto feudale.
Delle 63 norme contenute nel documento, le più importanti stabilivano la creazione di un organo di controllo formato da 25 baroni, l'impossibilità del sovrano di imporre tassazioni arbitrarie, l'ereditarietà dei possedimenti feudali, il diritto ad essere equamente processati, la facoltà dei baroni di intervenire nelle scelte del re ritenute ingiuste e la piena libertà di scambio per i mercanti provenienti da paesi alleati.

Sostanzialmente la Magna Carta – definita “magna” per distinguerla da una disposizione in materia di caccia emanata in quel periodo – è il primo esempio di attestazione pubblica, anche se non universale, dei diritti civili; la sua importanza risiede proprio nel progresso in materia di diritto individuale, reso una volta per tutte invulnerabile all'esposizione del potere sovrano.

Nel corso del tempo il documento – oggi conservato oggi presso la cattedrale di Salisbury – ha subito importanti modifiche; nonostante ciò esso è stato il primo e più importante gradino verso la successiva affermazione del diritto costituzionale monarchico inglese.

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Tag: Magna carta  


Licenza foto #1 Prima pagina della Magna Carta: Pubblico dominio







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