Cosa sono le Foibe?
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Piccolo inghiottitoio del Carso Foiba di Pisino
Nei libri di storia contemporanea, la parola Foibe è riferita al massacro avvenuto ai danni del popolo italiano e non solo, nelle regioni della Dalmazia e della Venezia Giulia. Il 10 febbraio di ogni anno, si commemora in Italia "Il Giorno del ricordo", in memoria delle vittime le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

Ma cosa sono esattamente le Foibe?
Il temine Foiba proviene dal dialetto della regione giuliana e a sua volta deriva dal latino “fovea” (fossa). Identifica dei pozzi incavati nel terreno, degli inghiottitoi carsici – scavati dall'acqua – a forma di imbuto rovesciato e di notevoli dimensioni, caratteristici del territorio dell'Istria e dell'Altopiano Carsico. Non a caso la spettacolare voragine verticale presente nella città croata di Pisino - profonda circa 130 metri - e il fiume che si riversa al suo interno, hanno internazionalmente assunto il nome di Foiba.

Mappa delle principali Foibe

Quando ne troviamo traccia nei testi di storia però, le notizie sulle Foibe non hanno nulla a che fare con i miracoli della natura. L'umanità infatti conserva il ricordo di ciò che accadde durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale: il massacro di migliaia di triestini e istriani, ma anche slavi, fascisti e antifascisti, operato dai partigiani jugoslavi comunisti.
Dal 1943 al 1945, ma anche nel primo dopoguerra, sotto la guida del “maresciallo” Tito, i partigiani operarono il genocidio di coloro che avrebbero potuto impedire la conquista di Trento e di tutta la Venezia Giulia, opponendosi al regime comunista imposto dal dittatore jugoslavo.
Per essere “infoibati”, i prigionieri erano disposti lungo l'inghiottitoio della foiba, legati individualmente con del filo di ferro e uniti gli uni agli altri nello stesso modo. Colpiti con armi da fuoco, essi precipitavano nel pozzo simultaneamente. Sebbene sia impossibile calcolare con esattezza il numero di vittime, sappiamo che furono circa 11 mila gli innocenti che persero così tragicamente la vita.

Con la legge 92/2004 fu ripristinata una triste verità storica che porto ad un dettato normativo atto a commemorare e ricordare le falsità storiche di quel triste periodo: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende.“.

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Tag: Foibe  


Licenza foto #1 Piccolo inghiottitoio del Carso: Gap - CC BY-SA 2.5 foto modificata
Licenza foto #2 Foiba di Pisino: Mijozi - CC BY 3.0 foto modificata







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