Nelle strade di tutto il mondo per regolare il traffico si usano dei segnali luminosi noti con il nome di semafori. I colori di queste lanterne semaforiche sono convenzionali, ovvero standard fin dal loro primo utilizzo, che risale al 1920.

In quell'anno a New York venne infatti installato il primo semaforo con le tre luci rosse, verdi e gialle che conosciamo tutti. Sei anni prima, a Cleveland, esordì invece l'invenzione di John Peak Knight, vale a dire una lanterna a gas che alternava il colore rosso al colore verde.
La scelta cromatica di Knight si basò su quanto già accadeva nelle ferrovie, dove appunto si utilizzava il rosso per richiamare l'attenzione e segnalare un ostacolo o pericolo e il verde per dare il via libera.
La stessa cosa avveniva ed avviene ancora oggi in mare, dove la precedenza ce l'hanno i mezzi che arrivano da destra; sul tribordo, vale a dire il lato destro, le navi hanno un'illuminazione di colore rosso, e sul babordo, cioè il lato sinistro, hanno invece una luce rossa.

Sotto il punto di vista stradale, il simbolismo dei colori è universale e quindi fin dagli inizi del '900 si attribuisce il significato di pericolo al rosso e di tranquillità al colore verde; il giallo, essendo sulla scia del rosso ha anch'esso il compito di richiamare l'attenzione, ma mentre in Italia scatta dopo il verde per avvertire dell'imminente stop con la luce rossa, in altri paesi si accende quando è ancora in funzione il rosso e segnala l'arrivo del via libera, cioè del verde.