
Perché si dice Piedipiatti?
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Se hai mai visto un film poliziesco o letto un giallo, sicuramente hai sentito chiamare i poliziotti “piedipiatti”. Ma da dove arriva questa parola?
Un soprannome nato negli Stati Uniti
Tutto parte dall’America. Là, i poliziotti venivano chiamati “flatfoot”, che in inglese vuol dire “piede piatto”. Il motivo? Si diceva che, camminando tutto il giorno per le strade, sviluppassero una postura rigida e un’andatura pesante. Inizialmente era un termine irrisorio, un modo per prenderli in giro. Poi, con il tempo, è diventato un termine comune per indicare gli agenti.
Dall’America all’Italia
Cosa significa oggi?
Oggi “piedipiatti” si usa ancora, anche se più nei film e nei libri che nella vita reale. Ha perso il tono offensivo ed è diventato quasi affettuoso. Fa venire in mente il classico poliziotto che conosce le strade, parla con la gente e risolve i casi con l’esperienza. Anche se oggi gli agenti usano più auto e tecnologia, questa parola resiste e continua a essere riconosciuta.
Altre curiosità
Esistono altri soprannomi per i poliziotti?
Sì, in diverse lingue ci sono tanti modi di chiamarli. In inglese oltre a “flatfoot” si usa anche “cop” o “bobby” (in Gran Bretagna). In Italia, oltre a “piedipiatti”, si sentono parole come “guardie” o “sbirri”, anche se alcune hanno sfumature diverse.
Perché in Gran Bretagna i poliziotti si chiamano “bobby”?
Il nome viene da Robert Peel, il politico che creò la prima forza di polizia moderna a Londra nel 1829. I suoi agenti furono chiamati “Bobbies” in suo onore.
Il termine “piedipiatti” è usato nei fumetti?
Sì, soprattutto nei fumetti di genere poliziesco e noir. Nei vecchi fumetti americani i detective venivano chiamati “flatfoot” e nelle traduzioni italiane spesso diventavano “piedipiatti”.
Come si dice “piedipiatti” in altre lingue?
In francese si dice “poulet” (che vuol dire “pollo”), in tedesco “Bulle” e in spagnolo “madero”. Ognuna ha un’origine diversa, spesso legata allo slang popolare.
Un soprannome nato negli Stati Uniti
Tutto parte dall’America. Là, i poliziotti venivano chiamati “flatfoot”, che in inglese vuol dire “piede piatto”. Il motivo? Si diceva che, camminando tutto il giorno per le strade, sviluppassero una postura rigida e un’andatura pesante. Inizialmente era un termine irrisorio, un modo per prenderli in giro. Poi, con il tempo, è diventato un termine comune per indicare gli agenti.
Dall’America all’Italia
In Italia il termine è arrivato grazie ai film e fumetti americani. Nei polizieschi degli anni ‘50 e ‘60, “flatfoot” veniva tradotto con “piedipiatti” e la parola è entrata nel linguaggio di tutti i giorni. Ha funzionato subito, forse perché dava l’idea del poliziotto che gira per la città a controllare cosa succede.
Cosa significa oggi?
Oggi “piedipiatti” si usa ancora, anche se più nei film e nei libri che nella vita reale. Ha perso il tono offensivo ed è diventato quasi affettuoso. Fa venire in mente il classico poliziotto che conosce le strade, parla con la gente e risolve i casi con l’esperienza. Anche se oggi gli agenti usano più auto e tecnologia, questa parola resiste e continua a essere riconosciuta.

Esistono altri soprannomi per i poliziotti?
Sì, in diverse lingue ci sono tanti modi di chiamarli. In inglese oltre a “flatfoot” si usa anche “cop” o “bobby” (in Gran Bretagna). In Italia, oltre a “piedipiatti”, si sentono parole come “guardie” o “sbirri”, anche se alcune hanno sfumature diverse.
Perché in Gran Bretagna i poliziotti si chiamano “bobby”?
Il nome viene da Robert Peel, il politico che creò la prima forza di polizia moderna a Londra nel 1829. I suoi agenti furono chiamati “Bobbies” in suo onore.
Il termine “piedipiatti” è usato nei fumetti?
Sì, soprattutto nei fumetti di genere poliziesco e noir. Nei vecchi fumetti americani i detective venivano chiamati “flatfoot” e nelle traduzioni italiane spesso diventavano “piedipiatti”.
Come si dice “piedipiatti” in altre lingue?
In francese si dice “poulet” (che vuol dire “pollo”), in tedesco “Bulle” e in spagnolo “madero”. Ognuna ha un’origine diversa, spesso legata allo slang popolare.
Tag: Modi di dire Italiano
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