La pianta carnivora più grande del mondo è la Nepenthes Attenboroughii, scoperta da due botanici inglesi sul Mount Victoria, nella regione del Palawan (Filippine), e così chiamata in onore del giornalista di storia naturale David Attenborough.

Questa spettacolare pianta rampicante appartiene alla specie Nepenthes rajah, della famiglia Nepenthaceae, diffuse perlopiù nel Borneo malese, e i suoi grandi ascidi, ovvero foglie modificate, possono raggiungere le dimensioni di 40 cm di altezza per 18 cm di larghezza e possono contenere oltre 2 litri di enzimi digestivi e più di 3 litri di acqua.

Gli ascidi sono enormi trappole verdi e color porpora costituite da una coppa principale, coperta da un opercolo che serve a non far passare l'acqua piovana, e circondata da un anello che cinge la bocca.

Quando il coperchio è aperto, le prede sono attirate dal profumo e cadono all'interno, dove vengono sciolte dal liquido presente, contenente pepsina, e assimilate dalla pianta.

Questi ascidi sono di due tipologie, inferiori o terrestri, specializzati in tipi di cattura di prede differenti che variano da insetti, in particolare formiche o centopiedi, ma anche vertebrati o piccoli mammiferi.

In alcuni casi al loro interno sono stati trovati resti di ratti, rane, lucertole o persino uccelli soffocati all'interno degli ascidi, tuttavia si presuppone che questi casi riguardino animali malati o che cercano riparo all'interno dell'ascidio.