Quali sono le differenze fra Olio di Oliva ed Extravergine?
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L'olio è un condimento essenziale, scopriamone le caratteristiche nutrizionali e produttive
L'olio è il condimento principale della dieta mediterranea, ricco di acidi grassi monoinsaturi, tra le sostanze più attive per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari e di acido oleico, in grado di regolare i livelli di colesterolo, riducendo il livello di colesterolo LDL (quello “cattivo”) rispetto al livello del colesterolo HDL (quello cosiddetto “buono”). Contiene anche numerose sostanze antiossidanti come flavonoidi, vitamina E e sostanze fenoliche, preziose per contrastare l’invecchiamento cellulare.
L’olio d’oliva italiano è certamente uno dei migliori per qualità e consistenza. Bisogna però stare attenti ad identificare quello giusto. Perché quello che è in vendita spesso non è olio di oliva, infatti può non esserlo, essere una miscela, o provenire dall’estero. Vediamo comunque di approfondire le differenze fra questi due importanti prodotti che usiamo costantemente in cucina.
Cos’è l’olio di oliva
Un centinaio di autobotti al giorno e più transitano per le maggiori raffinerie d’Italia, sia di oli lampanti grezzi in entrata che di oli raffinati in uscita. I trattamenti possono comprendere l’uso di talco e idrocarburi. Una volta ripulito di impurità e pessimi sapori, l’olio va miscelato a sua volta con un po’ d’olio extravergine. Non importa quanto. Si aggiunge una percentuale imprecisata, a discrezione, di olio extravergine, poi può essere inscatolato o imbottigliato come “olio
d’oliva”. Sull’etichetta infatti si legge “miscela di oli d’oliva e raffinati”. La legge non stabilisce il quantitativo di extravergine da mischiare nel prodotto “olio d’oliva”. Alcuni ne possono mettere il 50 o 40%, altri meno come il 20% o anche solo il 5%.
L’olio d’oliva è quindi un olio lampante che diventa commestibile attraverso un discutibile processo di raffinazione e con l’aggiunta a piacere di un goccio di extravergine. E non sempre ha origine italiana, ma spesso viene prodotto in altri paesi mediterranei.
Cos’è l’olio extravergine d’oliva
L’extravergine è invece autentico olio di oliva, e questa è la differenza sostanziale con l'olio miscelato, da tenere ben presente per la nostra salute e per la qualità del cibo che cuciniamo. Questo spiega la sostanziale differenza di prezzo con l'olio comune. Anche con l'olio extravergine bisogna tuttavia fare attenzione alla provenienza, perché a volte marchi famosi e prestigiosi ritraggono colline e frantoi in etichetta, ma in realtà imbottigliano oli stranieri. È prodotto con olive italiane solo se è scritto precisamente in etichetta.
L’olio d’oliva italiano è certamente uno dei migliori per qualità e consistenza. Bisogna però stare attenti ad identificare quello giusto. Perché quello che è in vendita spesso non è olio di oliva, infatti può non esserlo, essere una miscela, o provenire dall’estero. Vediamo comunque di approfondire le differenze fra questi due importanti prodotti che usiamo costantemente in cucina.
Cos’è l’olio di oliva
L’ olio di oliva è, in realtà, olio lampante (ovvero usabile come olio combustibile). L’olio lampante ottenuto per spremitura di olive cadute o di peggiore qualità non è idoneo al consumo alimentare e allora viene raffinato per essere trasformato in olio d’oliva “rettificato”.
Un centinaio di autobotti al giorno e più transitano per le maggiori raffinerie d’Italia, sia di oli lampanti grezzi in entrata che di oli raffinati in uscita. I trattamenti possono comprendere l’uso di talco e idrocarburi. Una volta ripulito di impurità e pessimi sapori, l’olio va miscelato a sua volta con un po’ d’olio extravergine. Non importa quanto. Si aggiunge una percentuale imprecisata, a discrezione, di olio extravergine, poi può essere inscatolato o imbottigliato come “olio
d’oliva”. Sull’etichetta infatti si legge “miscela di oli d’oliva e raffinati”. La legge non stabilisce il quantitativo di extravergine da mischiare nel prodotto “olio d’oliva”. Alcuni ne possono mettere il 50 o 40%, altri meno come il 20% o anche solo il 5%.
L’olio d’oliva è quindi un olio lampante che diventa commestibile attraverso un discutibile processo di raffinazione e con l’aggiunta a piacere di un goccio di extravergine. E non sempre ha origine italiana, ma spesso viene prodotto in altri paesi mediterranei.
Cos’è l’olio extravergine d’oliva
L’extravergine è invece autentico olio di oliva, e questa è la differenza sostanziale con l'olio miscelato, da tenere ben presente per la nostra salute e per la qualità del cibo che cuciniamo. Questo spiega la sostanziale differenza di prezzo con l'olio comune. Anche con l'olio extravergine bisogna tuttavia fare attenzione alla provenienza, perché a volte marchi famosi e prestigiosi ritraggono colline e frantoi in etichetta, ma in realtà imbottigliano oli stranieri. È prodotto con olive italiane solo se è scritto precisamente in etichetta.
Tag: Alimentazione Cibo
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