Quanto può resistere sulle superfici il Coronavirus?
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Sebbene al momento non si sappia con esattezza a quanto ammonta il tempo di sopravvivenza del Covid 19 in luoghi aperti, sappiamo quanto resiste su alcune superfici specifiche e sappiamo quali sono le buone regole da seguire per mantenere alto il proprio livello sia di sicurezza sia di igiene. Parliamo di sicurezza perché è molto importante evitare i contatti diretti, ma anche di igiene in quanto è emerso fin dal momento in cui è stato lanciato l'allarme Coronavirus che fa la differenza lavarsi bene le mani, oltre che igienizzare e sanificare gli ambienti in cui si vive, nonché gli elementi con cui si entra in contatto. A tal proposito ricordiamo che anche disinfettare lo smartphone è una buona pratica che non va trascurata.


Iniziamo con il dire che nella maggior parte dei casi la trasmissione del Covid 19 avviene tramite le piccolissime gocce di saliva che fuoriescono dalla cavità orale quando si parla, si tossisce o starnutisce. Per questo viene consigliato di evitare le strette di mano e di mantenere almeno un metro di distanza tra le persone, di starnutire e tossire in un fazzoletto di carta usa e getta da cestinare subito dopo l'utilizzo. Tuttavia, se questo tipo d accorgimenti non viene osservato è molto probabile che il virus si disperda nell'aria. E quanto esso sia in grado di mantenersi virale non si sa. Dei ricercatori del National Institutes of Health (NIH), in collaborazione con l'Università di Princeton e con quella della California, hanno eseguito dei test in laboratorio e riscontrato che il virus può rimanere sospeso nell'aria fino a 3 ore. Ma attenzione, questo risultato è circoscritto ad un ambiente chiuso e non corrisponde esattamente alla realtà in quanto il test è stato fatto avvalendosi di un aerosol, il quale produce delle goccioline ancora più piccole di quelle della saliva e che per questa loro natura possono rimanere nell'aria più a lungo. Inoltre, anche l'ambiente esterno ha delle caratteristiche altamente differenti rispetto ad un ambiente piccolo, chiuso e limitato.


In particolar modo, se non vengono rispettate le buone norme già citate, il virus potrebbe depositarsi soprattutto sulle maniglie delle porte, sui sostegni nei mezzi pubblici o sulle pulsantiere degli ascensori. Allo stesso modo tutto ciò che è stato in un ambiente estraneo e viene portato in casa potenzialmente potrebbe essere infetto. A tal proposito sarebbe utile indossare dei guanti monouso, oltre che, lo ripetiamo, lavarsi regolarmente le mani e tenerle lontane da bocca, occhi e naso. Ed ancora, potrebbe essere utile togliersi le scarpe non appena si entra in casa dopo un'uscita e, parimenti, indossarle sempre sull'uscio della porta di casa prima di uscire. Tuttavia, si tratta di un rischio trascurabile in quanto, al di là del fatto che non si sa se il virus è in grado di mantenersi attivo sull'asfalto e per quanto tempo, generalmente non si tocca il pavimento con le mani.
Può comunque essere una soluzione valida per chi ha bambini piccoli in casa che inevitabilmente finiscono per toccare per terra, cioè il pavimento. In questi casi comunque è bene anche pulire costantemente le superfici calpestabili con prodotti a base di candeggina.


Sempre il NIH ha condotto uno studio sul tempo di sopravvivenza del Covid 19 su alcune superfici: cartone, rame, acciaio e plastica ed è emerso che può rimanere attivo, nei casi peggiori, fino a 72 ore. Si tratta dell'acciaio inox e della plastica, due materiali con cui entriamo spesso in contatto ma che, d'altro canto, possiamo pulire e disinfettare con grande facilità. L'importante, tuttavia, è ricorrere all'impiego di disinfettanti contenenti una percentuale di etanolo superiore al 60%. In quanto agli altri materiali, lo studio ha stimato che il virus rimane attivo fino a 24 ore sul cartone e fino a massimo 4 ore sul rame. Dato che in questo periodo, in parte, si è ricorso al commercio elettronico ed arrivano pacchi di cartone tramite corriere a casa, consigliamo di riceverli, aprirli ed smaltirli utilizzando un paio di guanti monouso, da buttare subito dopo.
Altri ricercatori americani, quelli del Centers for Disease Control and Prevention, hanno invece preso in esame la carica virale all'interno delle cabine della nave da crociera Diamond Princess e dalle analisi è emerso che in quel caso il Coronavirus è rimasto per ben 17 giorni.

Sicuramente nel corso del tempo verranno effettuati altri test e studi sui tempi di sopravvivenza del Coronavirus e sulle sue possibilità di propagazione, per dare maggiori certezze a riguardi.

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Tag: Coronavirus  


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