Sicurezza online: le novità tech, i suggerimenti per tutelarsi
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Scopriamo alcuni suggerimenti per migliorare la sicurezza degli utenti sul web

Scopriamo alcuni suggerimenti per migliorare la sicurezza degli utenti sul web

Sapete quante persone navigano ogni giorno su Internet soltanto in Italia? Secondo gli ultimi dati dell’Istat riferiti al 2023 siamo ormai prossimi a un livello di saturazione, a fronte di una percentuale della popolazione intorno al 91% per quanto riguarda la fascia tra gli 11 e i 54 anni, che scende al 60,4% per i cittadini tra i 65 e i 74 anni e al 24,7% per gli over 75.

Numeri che parlano da soli e che portano riflettere su una questione, da sempre interconnessa all’utilizzo della rete online, fin dalle origini e quindi dai tempi di Arpanet (correva l’anno 1969): la sicurezza delle nuove tecnologie.

Tutelarsi è qualcosa che si rivela tutt’altro che scontato e interessa la gestione tanto delle minacce che dei rischi relativi all’uso delle varie piattaforme (siti, app e browser). Le misure che si possono adottare sono diverse e presentano delle variazioni a seconda dell’ambito specifico. Scopriamo insieme alcuni suggerimenti.

Intrattenimento online: l’importanza di avvalersi di canali certificati
Negli ultimi decenni accanto ai giochi in presenza si sono sviluppati sempre di più quelli online, un intrattenimento che vede al centro un’esperienza di matrice virtuale, immersiva e tridimensionale.

Di pari passo sono state introdotte delle misure a tutela delle persone che desiderano avvalersi di tali piattaforme, approntate nell’intento di favorire un gioco responsabile e consapevole. Si tratta di opzioni in grado di fare la differenza a 360°, garantendo momenti di divertimento ancora più autentici.

Pertanto, i portali e le applicazioni considerate affidabili nel contesto italiano sono esclusivamente quelle che hanno ricevuto l’approvazione dell’ente predisposto a tutela: l’ADM ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la cui certificazione deve essere riportata all’interno delle pagine online.

Ciò interessa anche le modalità di gioco che prevedono i cosiddetti bonus, disponibili secondo molteplici tipologie pensate per permettere agli utenti di sperimentare quello specifico canale.

Tra le formule più apprezzate ci sono i bonus senza deposito, i quali entrano in gioco una volta che è stata fatta la semplice iscrizione al sito, consentendo di familiarizzare con la piattaforma senza alcun investimento di soldi veri. Ne sono un esempio gli stake.com bonus, che comprendono sia la possibilità di iniziare a giocare senza deposito, sia free spin.
E le piattaforme che non riportano il logo dell’ADM? Non offrono garanzie di alcun tipo per le persone che le utilizzano, né in termini di gestione della privacy né del denaro. Si contraddistinguono per rischi di vario genere e che calcolare con esattezza non è semplice, essendo “fuori controllo”.
Attenzione alle password
Ognuno di noi ha un numero variabile di account protetti da password: da quello della mail alle app di messaggistica, passando per le soluzioni sempre più sicure delle banche. Ed è proprio questa sequenza di caratteri a tutelare di volta in volta in maniera più o meno ottimale da rischi anch’essi più o meno gravi: furti d’identità, violazione dei dati, truffe, ecc. ecc.

Per questo impostare la password nel modo corretto si rivela tutt’altro che scontato. Per non parlare del fatto che non va condivisa con nessuno, soprattutto quella relativa all’internet banking: nel dubbio, prima di fornire dati di alcun tipo, è meglio chiamare il numero ufficiale della banca e chiedere delucidazioni.

Non solo. In seguito all’introduzione dell’assistente vocale diverse persone sono solite dettare la password. Un’abitudine, in realtà, sbagliatissima in quanto espone a rischi concreti, nonostante le contromisure prese dalle realtà che offrono i servizi.

Pertanto, è meglio optare per una sequenza di lettere, numeri e caratteri speciali complessa, estranea alla propria data di nascita o al luogo in cui si vive, così da non offrire appigli di alcun tipo a un potenziale hacker. Il numero minimo di caratteri dovrebbe essere di almeno 8/12, a fronte di una sequenza non semplice da memorizzare.
Leggere attentamente la privacy e prendere le distanze da “collegamenti sospetti”
Conoscere le abitudini e le informazioni private di una persona la rende vulnerabile, vale per i ladri che entrano nelle case e per i cybercriminali che operano sul web. C’è uno strumento che tende a limitarne l’influenza. Parliamo delle politiche legate alla privacy, obbligatorie per tutti i canali digitali, dai social network passando per siti, app e via dicendo. Prima di dare il proprio consenso e accettare quelli noti come cookies è meglio leggere con attenzione.

Infine, può capitare di ricevere mail o messaggi sui social da persone che non fanno parte della propria cerchia di conoscenze. Questi utenti così amichevoli sono spesso truffatori esperti; meglio non fidarsi, bloccarli e segnalarli a chi fornisce il servizio. Una volta avviata la conversazione, sarà poi difficile sottrarsi dalla truffa.

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