(*) Tabella di valutazione dettagliata dell'Indice di Massa Corporea (IMC o BMI) |
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Un servizio gratuito di valutazione del Peso corporeo, che può servire per valutare il proprio stato di forma anche in relazione ai rischi di salute connessi ad obesità o magrezza eccessiva.
La valutazione viene effettuata sulla base dell'indice IMC conosciuto anche come indice BMI (Body Mass Index), secondo le indicazioni fornite dell'Istituto Nazionale della Nutrizione. |
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18 - 24 |
Fattore di rischio minimo. Con questi valori di IMC, il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, diabete, ictus cerebrale, ipertensione risulta minimo e sotto controllo. A questo livello, non esiste prova scientifica che perdendo peso possano diminuire i fattori di rischio, al contrario, si potrebbero verificare altri problemi di salute per denutrizione. |
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25 - 27 |
Rischio basso. Un IMC uguale a 25 corrisponde al limite oltre al quale comincia a verificarsi la possibilità di contrarre delle malattie associate al peso. Oltre questo limite, le cause associate al rischio di malattia sono in leggero aumento. Come prevenzione può essere opportuna un'alimentazione a basso contenuto di calorie accompagnata da attività fisica indispensabile per il mantenimento del peso. |
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28 - 30 |
Rischio moderato. Aumentano le probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, oppure diabete non insulino dipendente, ictus cerebrale, ipertensione. L'attività fisica, unita a un regime alimentare adeguato, favorisce il miglioramento delle condizioni cardio-respiratorie e facilita la perdita di peso in modo equilibrato. |
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31 - 35 |
Rischio alto.
Si presentano alte probabilità di sviluppare le malattie indicate: cardiovascolari, diabete non insulino, ipertensione e alcuni tipi di tumore. E' consigliabile intraprendere tempestivamente comportamenti terapeutici finalizzati a ridurre tali rischi: a questo livello è utile una terapia finalizzata a rafforzare la motivazione dell'individuo e la sua capacità di autocontrollo, associata a dieta e attività fisica regolare. |
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36 - 39 |
Rischio molto alto. A questo livello è probabile che una o più delle patologie precedenti sia già insorta con una conseguente ripercussione negativa sullo stato di salute. Una terapia possibile, oltre a quelle consigliate al livello precedente, è la chirurgia. Tuttavia, questa soluzione è praticabile solo in pazienti con gravi problemi di obesità e dopo attenta valutazione medica. |
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oltre 40 |
Rischio altissimo. Situazione delicata. Una o più delle patologie citate potrebbero essere già presenti e occorrono cure appropriate derivanti da un'attenta valutazione della gravità dello stato di salute. |
L’obesità può causare effetti negativi sulla salute e determinare una riduzione dell’aspettativa di vita, tanto che la letteratura medica la cataloga come principale causa di mortalità dopo il fumo.
Secondo la letteratura medica e l’OMS, il rischio di contrarre alcune malattie come diabete, malattie cardiovascolari, infarto, infarto, artrite ed alcune forme di tumore, cresce sensibilmente con l’aumento del peso e con l’obesità. Fortunatamente ridurre anche solo del 10% il peso in eccesso permette di ridurre in modo rilevante il rischio di insorgenza di molte patologie.
La tendenza a divenire obesi si determina in modo graduale, talvolta partendo proprio dall’età materna o adolescenziale, questo accade per genetica e familiarità, oppure perchè si accumulano calorie e grassi in eccesso, oltre al fatto di condurre una vita spesso sedentaria.
Il modo più semplice per classificare e definire in modo certo l’obesità è quello adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), basato sul BMI (o IMC).
Per definire l’obesità, il BMI (IMC, indice di massa corporea) è usato con maggiore frequenza rispetto ad altri indici come, ad esempio, la percentuale di massa grassa.
Il BMI è calcolato con questa formula: BMI = (peso / altezza²) x 10000
In sostanza l’indice di massa corporea IMC o BMI non è una misura della quantità di grasso corporeo ma ne è strettamente correlato. Con l'IMC si ottiene in modo rapido ed efficace una stima generale del peso di un soggetto ed è un buon strumento di screening.
A livello diagnostico deve essere integrato da altri fattori di rischio come la dieta alimentare, l’attività fisica, la familiarità per alcune patologie etc..
Si precisa che le informazioni contenute in questa area hanno carattere puramente informativo, valgono per i soli adulti, non sono applicabili alle donne in gravidanza e non devono essere utilizzate in sostituzione del parere di un medico, di un dietologo o del farmacista. © www.PaginaInizio.com