Il cognome Zanna affonda le sue origini nella trasformazione del nome proprio "Gianni" o "Giovanni" in un cognome, un passaggio che in genealogia viene chiamato "cognomizzazione". È un’evoluzione naturale, nata in un’epoca in cui si cercava un modo per distinguere un Giovanni dall’altro, soprattutto in comunità dove quel nome era davvero diffusissimo. D’altronde, il nome Giovanni — in passato anche "Zuane" in area veneta — porta con sé un significato profondo: *dono del Signore*. Non un dettaglio da poco. Una radice fortemente religiosa, che ha inciso molto sulla popolarità del nome e, di conseguenza, del cognome.
Nei secoli, i santi di nome Giovanni sono stati moltissimi.
Il più famoso, San Giovanni Battista, è stato venerato in tutta Europa e ha contribuito a una diffusione enorme del nome, anche tra le famiglie più umili.
Basta pensare che in alcune parrocchie medievali c’erano così tanti Giovanni da costringere i registri a ricorrere ai soprannomi o ai patronimici per evitare confusioni. Da qui nasce proprio la necessità di trasformare un nome proprio in un cognome distintivo.
Le prime tracce documentate del cognome Zanna risalgono al 1375, a Sondrio, dove compare un tale “Zani” in un registro notarile. Un nome scarno, essenziale, ma che già lascia intravedere una forma cognomizzata. Poco dopo, agli inizi del Quattrocento, spunta un altro riferimento interessante: un notaio chiamato “Francescolo fu Zanni Venosta”, originario di Grosio.
Questo dimostra che il cognome aveva già assunto una forma stabile e riconoscibile, almeno in alcune zone della Valtellina.
Nel corso del Seicento, troviamo nuove testimonianze nella Repubblica Veneta. Una tra tutte: la famiglia nobile dei "Zanetti", insignita del riconoscimento da parte dell’Imperatore Leopoldo.
Una conferma della presenza del cognome anche tra le famiglie di rango, dove contava molto la reputazione legata al nome. A quei tempi, un cognome ben visto poteva aprire porte, agevolare carriere militari o ecclesiastiche, o semplicemente attribuire un’aura di rispettabilità.
Nel frattempo, le varianti si moltiplicavano. I motivi erano tanti: trascrizioni sbagliate da parte di notai, differenze dialettali da valle a valle, oppure semplici adattamenti locali.
Non era raro che un ramo della stessa famiglia finisse col portare una forma leggermente diversa del cognome, senza neanche rendersene conto. In certi casi, queste variazioni si sono cristallizzate e oggi troviamo forme diverse che derivano tutte dallo stesso ceppo originario.
Tra i personaggi di rilievo legati a questo cognome vale la pena ricordare Giacomo Zane, noto per i suoi scritti letterari; Antonio Maria Zanetti, scrittore di talento che ha lasciato il segno nel Settecento; il pittore Domenico Zanetti, con opere dallo stile preciso e delicato; e Zaccaria Zanetti, mente brillante nel campo della matematica.
Ognuno, nel proprio ambito, ha dato lustro a un cognome che ha radici antiche ma una vitalità sorprendentemente attuale.