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Non c'è trippa per gatti
Questo modo di dire indica che non vi è nulla di interessante o che non c'è maniera di ottenere qualcosa di utile.
L'origine di questa frase è da ricercarsi in un buffo episodio che ha coinvolto Ernesto Nathan alla fine del '800. Allora sindaco di Roma, Ernesto cancello dal bilancio le spese per acquistare le frattaglia per i gatti del Campidoglio che, secondo il suo pensiero, avrebbero dovuto mangiare topi.
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Dare un colpo al cerchio e uno alla botte
Tale locuzione indica l'atteggiamento opportunista di colui che gestisce una situazione mantenendo un equilibrio, evitando al tempo stesso di prendere una decisione o una posizione definita.
L'espressione deriva dal linguaggio degli antichi fabbricanti di botti che dovevano dimostrare la loro abilità nel riuscire a tenere unite le doghe di legno e chiuderle con il cerchio in ferro, completando quindi il confezionamento della botte.
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Vivere sulla luna
Tale espressione è comunemente utilizzata per indicare una persona distratta, lontana quindi da una situazione reale che sta vivendo. Oltre al fatto che la Luna è un luogo lontano dalla terra, e per questo viene menzionata come luogo figurato dove potrebbe mentalmente trovarsi la persona alla quale il detto è riferito, il modo di dire nasce anche dall'Orlando Furioso, poema cavalleresco di Ariosto. Secondo l'autore quello che viene perduto sulla Terra, andrebbe a risiedere sulla Luna, come ad esempio il senno di alcuni dei personaggi protagonisti della storia.
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Roba da chiodi
Con questa espressione si giudica assurda, spregevole e di pessima qualità una cosa o una situazione.
L'origine deriva dalla fabbricazione dei chiodi stessi: in passato questi venivano lavorati a mano utilizzando gli scarti di ferro; la “roba da chiodi” era quindi qualcosa privo di valore, fatto con gli avanzi.
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Versare lacrime di coccodrillo
Con questa locuzione si fa riferimento a un pentimento inutile, o disinteressato: come il coccodrillo piange dopo il pasto, pentendosi di aver fatto una sciocchezza, così può succedere di lamentarsi e piagnucolare dopo aver compiuto un'azione sbagliata, dalla quale non è possibile tornare indietro.
L'origine di questa espressione è incerta, potrebbe derivare dal mito secondo cui gli occhi del coccodrillo siano spesso soggetti alla lacrimazione, specialmente durante il pasto. In realtà si tratta di una reazione fisiologica comune a tutti gli animali e necessaria per la pulizia dell'occhio, anche se nel coccodrillo questa risulta più accentuata quando rimane a lungo fuori dall'acqua.
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Gettare la spugna
Espressione che indica l'arrendersi, il rinunciare ad un'impresa o iniziativa.
L'uso di tale frase è da ricercarsi nella vecchia usanza di lanciare la spugna nello sport del pugilato: un pugile in difficoltà e impossibilitato a comunicare il suo ritiro, ricorreva a questa azione, attualmente sostituita dal lancio dell'asciugamano, che equivale quindi all'interruzione e quindi sconfitta per K.O.
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Fare tabula rasa
Questa espressione viene solitamente usata in occasione di un nuovo principio che avviene cancellando tutto ciò che vi era in precedenza.
La 'tabula rasa' è quindi la tavoletta di cera su cui scrivevano i romani, la quale veniva raschiata quando volevano scrivere qualcosa di nuovo.
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Essere al verde
Il noto modo di dire significa 'non avere soldi', ed essere quindi in una situazione di miseria, momentanea e non.
L'origine di questa espressione è legata al linguaggio utilizzato nelle aste: nell'antichità infatti il baditore teneva accesa una candela avente un laccio verde alla base, quando la fiamma raggiungeva tale limite significava che non era possibile fare nuove offerte, e che quindi l'asta stava per giugere al termine.
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Bastian contrario
L'espressione idiomatica indica una persona che, per partito preso, ha un'opinione sempre differente da quella della maggioranza.
La frase nasce per antonomasia dal nome di un personaggio del bergamasco realmente esistito nel 1600 che, a causa della sua ottusità, disobbedì agli ordini militari di ripiegare in seconda linea durante la battaglia. A Torino il 'Bastian Contrario' viene identificato con il Conte San Sebastiano impegnato nel combattimento dell'Assietta, a metà del '700.
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Cercare col lanternino
Indica l'azione del ricercare in modo scrupoloso e paziente una cosa difficile da trovare. L'espressione può riferirsi anche alla difficile risoluzione di un grattacapo o un guaio nel quale ci si è imbattuti per disattenzione ('Cercarsele col lanternino').
La frase nasce dall'aneddoto raccontato da Fedro, secondo il quale si dice che il filosofo greco Diogene di Sinope andasse per strada con la lanterna, alla ricerca dell''Uomo', simbolicamente identificato con la conoscenza, la verità.
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2008 click
Far venire il latte alle ginocchia
Espressione con cui si indica qualcosa di noioso, seccante e in generale difficilmente sopportabile, riferendosi sia a cose che a persone.
Sebbene l'origine di questa frase sia incerta, e le sue attestazioni in letteratura rare, il suo significato può essere spiegato da due ipotesi: l'antica pratica della mungitura a mano, un tempo molto lunga e faticosa, secondo la quale il contadino doveva riempire di latte un secchio che arrivava alle ginocchia; la seconda ipotesi invece da ricercarsi nel termine latino 'lactes', che indica le visceri, e quindi il loro allungarsi sino alle ginocchia si riconduce ad un senso di rilassamento e tedio.
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2006 click
Fare di ogni erba un fascio
Indica il voler considerare più elementi, persone o argomenti come unico insieme indistinto.
L'espressione ha origine imprecisata nel mondo contadino, il suo utilizzo in forma grammaticale è documentato già a partire dal 1807.
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1983 click
Acqua in bocca
Utilizzata come esclamazione è una raccomandazione utilizzata al fine di mantenere una notizia segreta e si tratta quindi di un invito a non diffonderla e a tenerla per sé.
L'origine della locuzione è da ricercarsi in un aneddoto che racconta la storia di una donna alquanto pettegola, che chiese al suo confessore il modo per liberarsi da questa cattiva abitudine. L'uomo le diede una bottiglia piena d'acqua che avrebbe dovuto bere ogni qualvolta stesse per commettere il suo peccato. Non potendo quindi parlare non sarebbe caduta in tentazione.
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1876 click
Essere al settimo cielo
La frase indica uno stato di gioia indescrivibile, raggiungere il massimo della felicità.
L'origine di questa espressione è da ricercarsi nella concezione tolemaica dell'universo, accettata sino al XVI sec., secondo la quale la Terra si trovava al centro dello spazio e attorno a lei giravano il Sole, la Luna e gli altri pianeti sino ad allora conosciuti, per un totale di sette corpi celesti. Ognuno di essi ruotava all'interno di un cielo concentrico, l'ultimo dei quali coincideva con il settimo, ed era considerato il più alto grado di elevazione, ossia quello che si avvicinava più di tutti alla gioia e alla beatitudine, identificata con Dio. Da qui anche le locuzione 'Toccare il cielo con un dito' o 'Toccare il cielo con il capo'.
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1859 click
Alle calende greche
Viene usata per indicare una data oppure un' azione che non arriverà mai.
La frase ha origini latine e fu pronunciata da Giulio Cesare in riferimento a dei pagamenti che non avrebbe voluto saldare. Le calende, al periodo dei romani, indicavano il primo giorno del mese in cui solitamente si saldavano i creditori, ma esistevano solo nel calendario latino e non in quello greco. Quindi, la frase di Cesare, si riferiva ad un giorno inesistente per i pagamenti.
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1845 click
Il gioco non vale la candela
Indica la propensione a non effettuare una determinata azione o sacrificio, perché si è convinti che non darà i benefici attesi e proporzionati al rischio.
La frase si diffuse già nel medioevo a partire dal XVI secolo, in cui l'illuminazione notturna era a candele (o lampade ad olio) ed il loro costo non accessibile a tutte le classi sociali. In quel periodo si lasciava spesso una candela in omaggio come sorta di mancia alle locande ed alle sale da gioco. Proprio fra i giocatori d'azzardo si diffuse questo modo di dire, ad indicare le giocate sfortunate in cui le vincite erano così basse che non coprivano neanche le spese necessarie a lasciare la candela.
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1837 click
Mettere i puntini sulle i
Locuzione utilizzata quando si vuole specificare qualcosa in modo chiaro e precisa, a scanso di equivoci.
Questa espressione deve le sue origini alla storia della scrittura. Anticamente infatti nell'alfabeto precedente i caratteri tipografici a lettere mobili, la lettera 'I' non era comprensiva di puntino, questa regola, specialmente durante il medioevo, creava spesso incomprensioni poiché risultava difficile distinguerla dalle lettere U, e M. Da qui venne introdotto il puntino, per rendere il simbolo univoco e facilitarne la lettura, sebbene tale aggiunta venne considerata da molti un eccesso di precisione.
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1707 click
Canto del Cigno
Si definisce così l'ultima interpretazione di un'opera da parte di un artista, solitamente la più bella e memorabile. Il termine deriva dalle usanze del Cigno, che è solito emettere un canto armonioso proprio prima di morire.
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Ne resterà uno solo
Si usa per ironizzare su una situazione difficile, con competizione fra due o più persone. Il modo di dire deriva dal noto film Higlander del 1986 (e sequel), che narra le vicende di un combattente immortale che deve combattere senza sosta per eliminare i suoi simili, fino a quando non ne resterà "uno solo".
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E' un leone da tastiera
Si tratta di un modo di dire recente, quindi un neologismo della lingua italiana per riferirsi ad una persona che sui social media o su altre piattaforme del web, interagisce con aggressività e arroganza nelle parole, mostrando un coraggio da leone che nasce esclusivamente dal distacco dato da Internet e dal fatto che la conversazione è a distanza oppure dettata dal fatto che la persona rimane anonima. Probabilmente infatti queste persone non avrebbe gli stessi modi di fare e la stessa sicurezza in uno scambio di opinioni faccia a faccia.
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