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“
L'ultimo suono del tuo addio,
mi disse che non sapevo nulla
e che era giunto
il tempo necessario
di imparare i perché della materia.
Così, tra pietra e pietra
seppi che sommare è unire
e che sottrarre ci lascia
soli e vuoti.
Che i colori riflettono
l'ingenua volontà dell'occhio.
Che i solfeggi e i sol
implorano la fame dell'udito.
Che le strade e la polvere
sono la ragione dei passi.
Che la strada più breve
fra due punti
è il cerchio che li unisce
in un abbraccio sorpreso.
Che due più due
può essere un brano di Vivaldi.
Che i geni amabili
abitano le bottiglie del buon vino.
Con tutto questo già appreso
tornai a disfare l'eco del tuo addio
e al suo posto palpitante a scrivere
La Più Bella Storia d'Amore
ma, come dice l'adagio
non si finisce mai
di imparare e di dubitare.
E così, ancora una volta
tanto facilmente come nasce una rosa
o si morde la coda una stella fugace,
seppi che la mia opera era stata scritta
perché La Più Bella Storia d'Amore
è possibile solo
nella serena e inquietante
calligrafia dei tuoi occhi.
”
Luis Sepulveda
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“
È come una marea
È qualcosa che mi rapisce da dentro e mi cresce
immensamente vicino
quando lei è al mio fianco,
è come una marea che s'infrange nei suoi occhi
e bacia la sua bocca,
i suoi seni e le sue mani.
Tenerezza di dolore,
e dolore d'impossibile,
ala dei desideri terribili,
che si agita nella notte della mia carne e della sua
con una forza acuta di frecce nel cielo.
”
Pablo Neruda
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“
Ahi ahi, ma conosciuto il mondo
non cresce, anzi scema, e assai più vasto
l'etra sonante e l'alma terra e il mare
al fanciullin, che non al saggio appare.
”
Giacomo Leopardi
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“
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
”
Erri De Luca
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“
Quando spunta la luna
tacciono le campane
e i sentieri sembrano
impenetrabili.
Quando spunta la luna,
il mare copre la terra
e il cuore diventa
isola nell'infinito.
Nessuno mangia arance
sotto la luna piena.
Bisogna mangiare
frutta verde e gelata.
Quando spunta la luna
dai cento volti uguali,
la moneta d'argento
singhiozza nel taschino.
Interpretazione della poesia / Esegesi
Questa poesia di Federico Garcia Lorca utilizza la luna come metafora per esplorare temi come il cambiamento, l'isolamento, l'abbandono delle convenzioni e la tensione tra il materiale e il spirituale. Le immagini create sono vivide e lasciano spazio a molteplici interpretazioni, a seconda delle esperienze personali e delle sensazioni del lettore.
La Luna Come Simbolo di Cambiamento
: L'emergere della luna sembra portare con sé un cambiamento nell'ambiente e nelle percezioni. La cessazione delle campane e i sentieri che diventano "impenetrabili" suggeriscono un passaggio dal conosciuto all'ignoto, dall'ordinario al misterioso.
La Natura in Trasformazione
: La descrizione del mare che "copia la terra" e il cuore che diventa "isola nell'infinito" potrebbe simboleggiare la sensazione di isolamento o di essere sopraffatti dalle emozioni, come se la presenza della luna amplificasse sentimenti interni.
Contrasto tra il Concreto e il Surreale
: La menzione di non mangiare arance sotto la luna piena, ma piuttosto "frutta verde e gelata" potrebbe rappresentare il desiderio o la necessità di abbandonare il comune e il familiare per qualcosa di più insolito o non convenzionale sotto l'influenza della luna.
Simbolismo della Luna e della Moneta
: La luna dai "cento volti uguali" e la "moneta d'argento" che "singhiozza nel taschino" potrebbero simboleggiare la varietà e la ripetitività delle esperienze umane, e come queste possono talvolta essere ridotte a meri valori materiali o monetari, perdendo il loro significato più profondo.
”
Federico Garcia Lorca
+
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“
Non siamo noi che camminiamo sulla strada, è la strada che
rotola sopra di noi come cieca inondazione verso la sua
infernale sorgente.
Non avanzo, arretro, mi lacero, non inventiamo un altro
corpo, ma ricomponiamo le nostre spoglie.
”
Adonis
+
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400 click
“
La falsa amicizia può diventare vera,
ma una vera amicizia, una volta, finita,
non può più rinnovarsi.
È più facile
che sia l'inimicizia a diventare alleanza.
L'inimicizia che non conobbe mai amicizia
può trovare più facilmente un accordo.
”
T. S. Eliot
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“
La vita è una ciliegia
La morte il suo nòcciolo
L'amore il ciliegio.
”
Jacques Prevert
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“
La felicità
Non aspettare di finire l'università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera,
l'estate,
l'autunno o l'inverno.
Non c'è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione. Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
”
Madre Teresa Di Calc..
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369 click
“
Ti cammino sul cuore,
ed è un trovarsi d'astri
in arcipelaghi insonni,
notte, fraterni a me
fossile emerso da uno stanco flutto.
”
Salvatore Quasimodo
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357 click
“
Vederti e innamorarmi
è stato un punto solo
e chi la giudicasse frase fatta
sappia che se pecca
è per difetto
perché la visione
nemmeno contemplò l’amore
ma fu direttamente previsione
di tutto il patimento destinato
”
Michele Mari
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“
La ninna nanna della guerra
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
”
Trilussa
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347 click
“
Che lunga notte
Che lunga notte e luna rosa e verde
al tuo grido tra zagare, se batti
ad una porta come un re di Dio
pungente di rugiade: «Apri, amore, apri!»
Il vento, a corde, dagli Iblei dai coni
delle Madonie strappa inni e lamenti
su timpani di grotte antiche come
l’agave e l’occhio del brigante. E l’Orsa
ancora non ti lascia e scrolla i sette
fuochi d’allarme accesi alle colline,
e non ti lascia il rumore dei carri
rossi di saraceni e di crociati,
forse la solitudine, anche il dialogo
con gli animali stellati, il cavallo
e il cane la rana le allucinate
chitarre di cicale nella sera.
”
Salvatore Quasimodo
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342 click
“
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
”
Nazim Hikmet
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339 click
“
Lo so che non ho una casa al mare
ma mi farò trovare
seduto sulla spiaggia
verso le sette e un quarto quando
il sole diventa gentile
e i bagnanti unti e impanati
son rincasati.
Sarai stanca per il viaggio
sarai stanca per la vita
ti farò riposare su di me
guarderemo la grande palla di fuoco
scomparire nel silenzio.
Mi chiederai se ti son mancato
ti risponderò, credo di sì, lo spero. Lo so.
Ti chiederò se mi sei mancata
risponderai, tanto.
Come che cosa?
Come la notte ai vampiri
Poi?
Come il latte ai corn flakes
Poi?
Come il terzino che salva di testa sulla linea, al portiere
Poi?
Come la benzina allo Zippo
Poi?
Come la pera al cacio
Poi?
Come le labbra al bacio
Poi?
Come quello che sta sotto la trave d’equilibrio e t’acchiappa al volo se cadi, alla ginnasta bambina.
E sarà notte
mi chiederai di fare le cose con calma
ti mostrerò le stelle
te le mostrerò piano e bene.
Anche se le stelle
io
forse lo sai
mica le ho mai sapute.
”
Guido Catalano
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328 click
“
D'in su la vetta della torre antica,
passero solitario, alla campagna
cantando vai finché non more il giorno;
ed erra l'armonia per questa valle.
”
Giacomo Leopardi
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“
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla - unita ebrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch'io son parte.
”
Umberto Saba
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316 click
“
Il traghetto
Di dove chiami? Fioca questa nebbia
di te risuona. Ancora dalle baite,
è tempo, i cani avidi si lanciano
verso il fiume sulle peste odorose:
luminosa di sangue all’altra riva
sghignazza la faina. È traghetto
che conosco: là, sull’acqua risalgono
ciottoli neri; e quante barche passano
nella notte con fiaccole di zolfo.
Ora sei veramente già lontana
se la voce ha tono innumerevole
d’eco, e appena ne odo la cadenza.
Ma ti vedo: hai viole fra le mani
conserte, così pallide, e lichene
vicino agli occhi. Dunque, tu sei morta.
”
Salvatore Quasimodo
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“
Il grande poeta, mentre scrive se stesso, scrive il suo tempo.
”
T. S. Eliot
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“
Ode al giorno felice
Oggi lasciate che sia felice,
io e basta,
con o senza tutti,
essere felice con l'erba e la sabbia,
essere felice con l'aria e la terra, essere felice con te,
con la tua bocca,
essere felice.
”
Pablo Neruda
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