Il barbone aveva raccolto 22 mozziconi con i quali ha confezionato 5 sigarette con l'avanzo di due mozziconi. Con i 7 mozziconi rimasti dopo aver fumato le prime 5, ha fabbricato un'altra sigaretta con l'avanzo di 3 mozziconi. Dopo averla fumata rimane con 4 mozziconi coi quali costruisce la settima sigaretta.
Alla fine, quindi, gli rimane solo 1 mozzicone.
Il legato pontificio dovrà rispondere "Quattro", cioè il numero delle lettere che compongono la cifra pronunciata dalla guardia.
Sempre 10 mucche, perché anche se chiamiamo mucca un maiale, questo non farà di lui una mucca.
Vi sono 6 bipedi, 3 quadrupedi e...3 serpenti!
Gli animali sono 6: L'elefante, il cavallo, il cane, il gatto, il topo e la scimmia.
11 secondi. I 3 secondi per suonare le 4 corrispondono infatti agli intervalli tra i rintocchi e non al numero dei rintocchi. Per suonare i 12 rintocchi di mezzogiorno, Quasimodo impiegherà 11 secondi, che corrispondono agli 11 intervalli che separano i 12 rintocchi.
6 giorni (ovvero 6 tagli).
L'idea di cominciare a ragionare dal padre e dalla madre, che sono i primi di tutta la famiglia a essere citati, come una coppia sposata con un figlio e una figlia che sono fratello e sorella, non soddisfa le altre condizioni del rompicapo.
Se decentriamo, allontanandoci da questa tentazione, possiamo trovare un'altra configurazione: ci sono una sorella e un fratello, tutti e due sposati (i rispettivi coniugi non sono presenti), e ci sono anche la figlia della sorella e il figlio del fratello (o la figlia del fratello e il figlio della sorella): nel primo caso la sorella sarà sorella del fratello e madre della figlia, mentre la figlia sarà cugina del figlio e nipote del fratello, che ovviamente sarà suo zio, e così via.
La risposta corretta è 113
Infatti:
9 + 2 = 711 perché 9 – 2 = 7 e 9 + 2 = 11
Di conseguenza
7 + 6 = 113 perché 7 – 6 = 1 e 7 + 6 = 13
Secondo l'ordine alfabetico dei rispettivi nomi in italiano
Se Giacomo prende 150 per ogni 100 di Giuseppe, vuol dire che di 5 parti, 3 vanno a Giacomo e 1 a Giuseppe. Perciò 110:5=22, 22 x 3 = 66 per Giacomo e 22 x 2 = 44 per Giuseppe.
B e C hanno commesso il furto insieme
Quattro, perché con i nove pezzi ne fabbrica tre e di questi, una volta consumati, rimarranno altri tre pezzi che gli consentiranno di realizzare un quarto cero.
Facendo uscire un po' d'aria dalle gomme, in modo che l'altezza totale del camion diminuisca di più di 5 cm, agevolando il passaggio sotto il ponte.
Basta pensare in 3 dimensioni!
La coppia di lettere NZ, che si trova al centro della parola atteNZione anche quando nessuno ci fa caso.
Se la moneta fosse stata autentica, chi l'aveva fabbricata, lavorando nel 540 a.C., non avrebbe potuto sapere della futura nascita di Cristo !
Se Flavia è più alta della tennista, non è lei che pratica tennis, né ginnastica, in quanto la ginnasta è la più bassa delle tre. Dato che la ginnasta non è né Flavia né Angelica, in quanto è sposata, deve essere necessariamente Sara. La nuotatrice allora è Flavia e la tennista è Angelica.
Per avere un paio di guanti completo dello stesso colore dovrà prendere almeno 11 guanti, perché se ne prendesse meno, anche fino a 10, rischierebbe comunque di averne 10 destri oppure 10 sinistri.
In tempo do guerra, una spia cerca di capire la regola che associa parola e controparola d'ordine per accedere alla base nemica. Si nasconde dietro a un cespuglio ed osserva arrivare un soldato, bussa al portone e da dentro una voce dice "12", il soldato risponde "6" e gli viene aperto. Poco dopo arriva un altro soldato, bussa e gli viene detto "8", lui risponde "4" ed entra. Anche un terzo soldato entra, dopo avere risposto "5" alla parola "10". A questo punto, la spia crede di aver capito tutto: si avvicina alla porta, bussa, gli dicono "4", lui risponde "2" ma...gli sparano!
Cosa avrebbe dovuto rispondere al spia e qual'è la regola della controparola? Anche se le combinazioni e le risposte possibili sono molteplici, la spia avrebbe dovuto rispondere "sette", perchè la parola "quattro" ha sette lettere. Infatti la soluzione più semplice ed immediata, prevede che in tutti i casi la controparola fosse il numero di lettere che componevano la parola d'ordine.