“La costruzione della notizia è un procedimento mortifero che mi fa inorridire. La corsa al sensazionalismo, la violenta banalità dei titoli, la logica pettegolistica da mercato rionale, la deliberata manipolazione della verità, il solleticamento delle facoltà più basse del pubblico sono tutti meccanismi esiziali che sembrano essere diventati la norma della comunicazione. La pseudocultura dell'immagine ha ormai imposto le sue regole anche all'informazione: la notizia, reale o costruita che sia, viene confezionata come un videoclip, con la stesso trattamento che si usa per uno spot pubblicitario. Un facile slogan, una frase ad effetto, una sintesi estrema e riduttiva, qualche immagine riciclata ed ecco fatto.
”Mina