“Si dà per scontato che ci siano autori proibiti, artisti e giornalisti che non possono avere un rapporto con il pubblico. E' questo che fa diventare deflagranti, simboliche, le poche voci che restano. C'è un confine del proibito che si sposta e si allarga continuamente.” Da: temi.repubblica.it - 11/09/2009
Studia filosofia e dopo la laurea intraprende subito la carriera da giornalista prima su “Servire il popolo”, manifesto ufficiale dell'UCI, poi su “La voce della Campania” che dal '79 dirigerà per quasi un anno. Collabora anche con le testate “Il Mattino”, “Epoca” e “L'Unità” e presta la voce ad alcuni show radiofonici prima di essere chiamato in Rai ..Continua »