“A perdere, se così si può dire, sono stati i nostri padri che hanno fatto la guerra, si sono svegliati in un mondo completamente diverso da quello che avevano conosciuto e che hanno stentato a capire fino alla fine dei loro giorni. Noi, a conti fatti, siamo stati fortunati: abbiamo vissuto la stagione della ricostruzione e del boom, poi, nel ’68, molte cose sono cambiate, un po’ per i tempi e un po’ perché anche noi abbiamo forzato il corso degli eventi. No, la nostra generazione non ha perso.
”Da: glialtrionline.it - 17/03/2013Francesco Guccini