“Il babbo arrivava a casa alle otto di sera e alle otto e tre minuti si cenava.
Se alle otto non era arrivato e non aveva telefonato per avvisare del ritardo, la mamma prima smaniava per dieci minuti, poi mi infilava sulla Cinquecento e uscivamo di casa per cercarlo nella nebbia della pianura padana. Questa faccenda era così stressante che a cinque anni imparai a mettere indietro di dieci minuti le lancette dell'orologio di casa per avere un po' di respiro prima che lei si mettesse a smaniare.
La mamma era molto, molto ansiosa.
”Da: Non vi lascerò orfani - MondadoriDaria Bignardi