“Quando Francesco ha cominciato c’erano tanti romani nella squadra: Scarchilli, Di Biagio, Peruzzi… tra loro, Francesco era il più talentuoso, ma all'inizio, almeno per me, passava quasi inosservato in questo gruppo. Poi ho visto gli altri perdersi, cambiare squadra, fare altre scelte di carriera. Ma lui è rimasto. E’ diventato un simbolo. Avevo 16-17 anni, il che vuol dire molto presto, quando mi sono ritrovato seduto accanto a lui. Era per me metà idolo metà compagno di squadra. Rientrare nello spogliatoio e sentirlo dire “De Rossi passami la bottiglia” è stato uno choc. E c'erano anche gli altri “De Rossi, mi passi una mela?”. Ti giravi e vedevi Batistuta. Era lui a farmi più effetto d'altronde. Quando arrivava Batistuta, aveva una luce intorno… una luce meravigliosa.
”Da: laroma24.it - 28/02/2014Daniele De Rossi