“Cinque anni fa avevo anche deciso di dire ciao ciao a tutti. Non sapevo come affrontare la patologia e l’alieno nel cervello insieme: era un po’ troppo. Poi il mio medico, che è un amico, mi ha aiutato a resistere. Il mio timore più grande era non essere più autosufficiente. Io vivo da solo e di quello che stava succedendo non avevo detto niente a nessuno. L’ho fatto quando, per le terapie, ho perso 40 kg e sono andato a stare da mio fratello. È stato un momento difficile: ti accorgi che gli altri vedono il tuo cambiamento e soffrono perché non lo accettano. Ma succedono anche cose buffe: torni a essere una specie di neonato e la gente ti parla nei modi più strani. Uno grida e tu vorresti dire: guarda che non sono sordo. L’altro ti parla solo coi verbi all’infinito: andare, mangiare, l’altro ancora come se fossi un bebè. Il dolore più grande è stato quando l’ha saputo Anna Maria, la mia ex compagna, che per me è ancora famiglia. Ci siamo lasciati proprio per mantenere l’amore. Ma anche al suo dolore ho resistito: ho interrotto pochissimi libri nella mia vita, mi piace vedere come vanno a finire le storie. Voglio vedere anche come va a finire la mia.”
L'autore è Ezio Bosso: Pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano
Nascita: Torino il 13/09/1971, data morte il 15/05/2020
Nato a Torino il 13 settembre del 1971, Ezio Bosso si avvicina alla musica all'età di soli quattro anni, grazie alla prozia pianista e al fratello musicista, debuttando poi a 16 anni come solista in Francia. Dopo gli studi di Composizione e Direzione d'Orchestra all'Accademia di Vienna, terminati negli anni '90, diventa direttore d'orchestra e comincia a lavorare ..Continua »