“Via Visconti di Modrone è stata il mio primo indirizzo milanese. Abitavo in una bellissima casa presa in affitto da una signora originaria di Alessandria. Per starci dentro con le spese la dividevo con altre sei ragazze. A fugare le preoccupazioni era sufficiente fare un giro in questa via elegante e piena di vita. Di pomeriggio facevamo le nostre sortite da Taveggia per comprare i famosi budini di riso. La sera, a giorni alterni, invece tutte e sette uscivamo per andare a telefonare. I cellulari erano ancora di là da venire. La nostra meta era una cabina telefonica al Verziere, in Largo Augusto. Ci mettevamo in fila e una dopo l’altra chiamavamo i nostri genitori. A pensare che quella cabina c’è ancora. Ormai, però, è un pezzo di modernariato.” Da: ilgiorno.it - 11/05/2014