“Le Foibe
Eran giorni di sangue eran giorni senza fine
per le orde slave era l'ultimo confine
erano gli ultimi fuochi di un'infinita guerra
e quei barbari feroci volevan quella terra
Uomini e donne venivan massacrati
loro sola colpa italiani essere nati
Vecchi e bambini dettati negli abissi
spinti giù nel vuoto dai gendarmi rossi
Foibe nella roccia e di roccia anche il cuore
di un maresciallo boia di tanta gente senza nome
venivano sospinti con furore e odio
vittime prescelte per un vero genocidio
e dopo cinquant'anni han finito di scoprire
ciò che sempre si è saputo continuano a mentire
ma non avranno mai pace quelle nude ossa
finchè esisterà l'immonda bestia rossa
E' passato tanto tempo ma il mio cuore gioisce ancora
quando Signora Morte suonò la sua ultima ora
per quel maresciallo assassino di innocenti
per quel boia immondo assassino di tanti
E non posso più scordare e il mio
cuore piange ancora
al ricordo di un presidente che ha baciato la bara
presidente di quell'Italia che ha voluto dimenticare
chi fu massacrato perchè italiano voleva restare
”Da: Le mani sulle Foibe (2012 - Lulu.com)Sergio Fumich