“La televisione ha contribuito considerevolmente alla caduta dell'Impero, non fosse che per aver mostrato i capi come semplici mortali, permettendo a tutti di vederli da vicino, di osservarli nell'atto di litigare, di innervosirsi, di sbagliare, di sudare e di vincere, ma anche di perdere: è bastato questo sollevarsi del sipario, questo ammettere il popolo nelle sale supreme e più esclusive, per dare il via a un salutare e liberatorio processo di dissacrazione del potere.
Il conferire un carattere sacro al potere è sempre stato, infatti, uno dei canoni della cultura politica russa. Fino a metà del XIX secolo i ritratti dello zar, in quanto santo, erano appesi nelle chiese. Una tradizione che i bolscevichi sono stati ben felici di ereditare.
”Ryszard Kapuscinski