“All'inizio la scelta del nome Adonis è stata una questione pratica: i versi spediti agli editori e firmati al Ahmad Esber non venivano neppure letti, perché al è un nome con una specifica connotazione religiosa. Così decisi di firmarmi Adonis e vennero subito pubblicati. In seguito, molti hanno pensato che volessi rinnegare la mia identità arabo-musulmana. Forse la rifiutavo inconsciamente, come inconsciamente ho voluto passare da una cultura all'altra. È un po' come inventare la mia identità, allo stesso modo con cui invento la mia vita e la mia poesia. Ma in quest'ottica bisogna ripensare anche la parola «esilio». È l'esilio che mi ha permesso di diventare quello che sono. Esilio, dunque, come rinascita.”