“All'inizio siamo partiti che dire che il progetto fosse un pilota era già tanto. Girammo la prima puntata immaginaria di questa serie, che invece rappresentava il mondo del lavoro. Già dalla scrittura si capiva la forza, la comicità pura, ammiccante, che non cercava di farti ridere e che al contempo ti faceva ridere tantissimo. Purtroppo la commedia italiana è stata "rovinata" dai personaggi. Quando abbiamo girato Boris venivamo da anni in cui erano i personaggi che dovevano far ridere il pubblico, i personaggi, non gli attori. Gente come Mattia Torre ha ripristinato la normalità.”