“Gli italiani sono sinceri, buona gente e, se non sono intimiditi, dicono quello che pensano; raramente hanno della vanità : quando l’hanno essa acquista l’importanza d’una passione e prende il nome di puntiglio. Inoltre presso di loro la povertà non è ridicola.”
Inizia a scrivere per il teatro durante gli anni '60 collaborando con il movimento d'avanguardia “Teatro del 101”, per cui produce opere come “Direzioni Memorie”, “Riflessi di conoscenza” e, negli anni '80, “L'Onesto Jago”. E' iscritto all'Ordine nazionale dei giornalisti dal '69, ma risalgono a qualche anno prima le sue numerose ..Continua »