“Il matto era un non-essere di cui si poteva solo calibrare l’intensità. E, privo di queste qualità umane, veniva assimilato alla bestia, la sua violenza era l’espressione del non-capire, dell’incapacità di controllare, attraverso l’intelligenza, gli istinti.”
Vittorino Andreoli è un medico e scrittore italiano. Noto psichiatra e neurofarmacologo, le sue opere testimoniano, con un linguaggio semplice e diretto ma rigoroso, una riflessione critica, lucida e profonda, ..Continua »