“I filosofi considerano le passioni che ci travagliano come vizi dei quali gli uomini cadono vittime per propria colpa; ed è per questo che hanno l'abitudine a deriderle, deplorarle, biasimarle, o (se vogliono essere considerati più devoti) di maledirle. Essi si ritengono pertanto di fare opera divina e di toccare il vertice della saggezza, quando riescono a lodare in ogni modo una natura umana che non esiste in nessun luogo e a fustigare con le parole quella che realmente esiste.”
INFORMAZIONI SULLA FRASE E' stata visualizzata 165 volte. Pubblicata in data 04/04/17. E' lunga 484 caratteri.
L'autore è Baruch Spinoza: Filosofo
Nascita: Amsterdam (Olanda) il 24/11/1632, data morte il 21/02/1677
Abbandonati gli studi nel 1649 per sostenere l'attività commerciale del padre, continua a frequentare i gruppi della comunità ebraica, dove il suo spirito critico si forma e nasce l'interesse per le scienze e la ricerca di nuovi disegni filosofici. Probabilmente a causa dello scetticismo nei confronti della Bibbia e delle proprie nascenti concezioni ..Continua »