“Sono davvero giunto al mio ultimo capitolo. Ho vissuto una vita piena, di speranza, di positività, ho goduto di un'epoca di benessere. Dopo la Shoah avremmo potuto essere solo reperti da museo, e invece è nato lo Stato. Ho scritto negli anni in cui la letteratura della mia generazione ha ricevuto riconoscimento internazionale. Sono grato per tutto questo. La morte di mia moglie ha segnato un grande cambiamento: c'è una differenza abissale tra la vita in solitudine e di coppia. E poi è venuto a mancare l'altro partner, Amos Oz. Abbiamo tirato avanti per sessant'anni, scrittori invidiosi e amici dell'animo. Tutti i miei compagni se ne stanno andando, mi sento come l'ultimo soldato rimasto nella vedetta
”Da: Intervista del 06/11/2021 alla rivista RobinsonAbraham Yehoshu