“L'io è finito perché deve essere delimitato, però in questa finitezza è infinito perché il confine può essere spostato sempre più in là, all'infinito. È infinito secondo la sua finitezza e finito secondo la sua infinità.”
Nascita: Rammenau (Germania) il 19/05/1762, data morte il 27/01/1814
Per sostenere economicamente la famiglia comincia a lavorare come guardiano di oche sin da bambino. Intraprende gli studi teologici grazie ai finanziamenti iniziali del barone von Miltitz, rimasto colpito dalle sue doti mnemoniche poi, prima di trasferirsi a Zurigo, trova impiego come insegnante. Intorno al 1790, folgorato dalla lettura dell'opera ..Continua »