“In base alla mia esperienza mi sento di consigliare ai giovani d’oggi di coltivare sempre un sogno, un progetto e a non essere piegati da questa diffusa cultura del pessimismo che soprattutto le persone adulte tendono ad impartire, privando spesso i più giovani dell’opportunità di coltivare un progetto anche molto ambizioso. Perché vi posso garantire che tra l’essere impiegati alla Findus nella Bologna degli anni ‘60 e riuscire a fare il regista cinematografico c’è una distanza abissale: passare dai bastoncini di pesce a "8 e ½" di Fellini c’è veramente un universo, un percorso incredibile. Eppure questo miracolo è avvenuto.” Da: Da Mangialibri
La sua carriera inizia negli anni '60, ma è negli anni '70 che si afferma come regista di rilievo, specializzandosi inizialmente in film horror e thriller. Uno dei suoi primi successi è 'La casa dalle finestre che ridono' del 1976, un film che mescola il giallo e l'horror in modo originale. Negli anni '80, Avati si distacca dal genere horror, orientandosi verso ..Continua »